VIDEO – Mazzola: “La torre dell’acqua occasione di lavoro, di rilancio e di un’Artena più bella”

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Ettore Maria Mazzola, della University of Notre Dame, spiega come si potrebbe intervenire, a quali fondi accedere e perché la riqualificazione della torre dell’acqua può essere l’inizio della rinascita di un centro urbano migliore

L’architetto Ettore Maria Mazzola non ha dubbi: la torre dell’acqua di Artena può diventare una torre civica ma soprattutto occasione di rilancio, di lavoro e di ridisegnare un centro urbano che stona con la bellezza del centro storico. La vede così il docente dell’University of Notre Dame che, nel 2004, insieme a una classe di studenti americani, curò la pubblicazione di uno studio sulla riqualificazione dell’area di Valle Fini, del Granaio e proprio della torre dell’acqua.

Nell’intervista, l’architetto esperto di riqualificazioni urbane spiega in che modo attingere a fonti di finanziamento sufficienti per intraprendere un vasto programma di riqualificazione urbana. Si parte dalla torre dell’acqua ma l’obiettivo è un centro urbano più bello e a misura d’uomo, a cui è collegato un grande cantiere che riguarda anche il centro storico: occasione di lavoro, formazione dell’artigianato e di un’Artena più bella.

La proposta di Mazzola è di trasformare la torre dell’acqua in torre civica, iniziando una riqualificazione complessiva del centro urbano di Artena che “ha mortificato l’estetica della città”. L’idea è di intervenire sull’area tra il centro urbano e il centro storico con un piano di recupero, accedendo a fondi statali e ai fondi europei per l’artigianato. La finalità è quella di ricreare un collegamento, a misura d’uomo, tra “la città storica e la città nuova, che in realtà non è una città ma è un’edilizia sparsa che non ha alcun disegno urbano”.

L’intervento dell’architetto Mazzola arriva in un momento in cui il dibattito sulla torre dell’acqua ha subito un’accelerazione. Se prima ci si divideva tra “lasciarla e demolirla”, col passare dei giorni sono arrivate proposte di riqualificazione e richieste di dibattito pubblico. Anche la maggioranza al suo interno sta aprendo un dibattito.

Se prima le uniche voci presenti erano quelle del Sindaco che aveva annunciato l’accordo con l’Acea e dell’assessore Pecorari che aveva confermato la notizia della demolizione, da qualche giorno le cose sono cambiate. L’assessore all’Urbanistica, Carlo Scaccia, ha infatti dichiarato che la notizia dell’abbattimento “è priva di ogni fondamento”, aprendo così un confronto all’interno della maggioranza.

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