Artena, primo ok al pre-dissesto del Comune

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Il piano di rientro proposto dal commissario prefettizio è stato approvato dai consiglieri di maggioranza del comune di Artena

granaio artena

Ok al piano di rientro del comune di Artena. La proposta del commissario prefettizio è stata approvata ieri a maggioranza. A votare il piano sono stati i consiglieri di maggioranza, espressione del gruppo “Artena Rinasce” alla guida della città dal 2014. Hanno votato contro, invece, i cinque consiglieri di opposizione, dei gruppi “Artena Insieme”, “Artena Cambia” e “Artena Resiste”. Assenti per lutto i consiglieri Imperioli Diamante e Latini.

Il piano del commissario non è stato esente da critiche. I consiglieri di minoranza hanno infatti votato contro, sostenendo che si basi su presupposti molto fragili. Dubbia, ad esempio, risulterebbe la probabilità che l’ente riesca a vendere duecentomila euro di terreni comunali. In ogni caso il piano di riequilibrio pluriennale è passato, con tutti gli aumenti delle tasse che contiene accanto alla riduzione delle spese per i servizi.

Spetterà agli uffici definirne i dettagli per inviarlo alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno. Entrambi gli enti dello Stato dovranno infatti esprimere i propri pareri. Se la proposta non dovesse convincerli, potrebbe essere rigettata e, a quel punto, si aprirebbero due scenari. Da una parte il rinvio al comune per l’elaborazione di nuovo piano, dall’altra l’automatica dichiarazione di dissesto finanziario.

Intanto il commissariamento integrale dell’ente è stato evitato. Con l’approvazione del piano e del bilancio preventivo il consiglio ha adempiuto all’obbligo imposto dalla legge. Commissario e consiglio potranno continuare a coabitare, finché i giudici non decideranno su una rilevante richiesta del sindaco sospeso.

Rimane comunque precaria la situazione del comune. L’ente risente di una carenza endemica di personale apicale. La mancanza di capi ufficio sta ingessando ogni attività amministrativa. Inoltre la bassa percentuale di riscossione delle tasse rende più difficile l’erogazione dei servizi.

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