Artena, bilancio: arriva la medicina amara e dovranno approvarla i consiglieri

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Il Commissario prefettizio ha formulato l’ipotesi di piano di riequilibrio della durata di 15 anni: spetterà al Consiglio di Artena dare l’ok

comune artena

Una medicina amara sta per essere somministrata al comune e ai cittadini di Artena. Il Commissario prefettizio ha predisposto il piano di riequilibrio pluriennale per salvare il Comune di Artena dal dissesto. L’ipotesi che avevamo ampiamente anticipato, si sta dunque concretizzando.

Nel piano formulato dal Commissario ci sono quasi 5 milioni di euro da recuperare in quindici anni. Ma per dare il via all’operazione è necessario l’ok del Consiglio comunale. La maggioranza si troverà dunque davanti a una scelta difficile: approvare il pre-dissesto o consegnare al commissario anche le funzioni del consiglio.

Scade oggi, infatti, il termine per l’approvazione degli equilibri di bilancio. Se non vengono approvati, si riapre la strada del commissariamento integrale dell’Ente. A questo punto la parola non spetta che ai consiglieri di maggioranza, che saranno chiamati a votare la proposta del commissario. Il voto favorevole certificherà così, anche politicamente, la difficile situazione di bilancio che in questi anni si è venuta a creare.

Nella proposta commissariale è tracciata anche la strada per cercare di uscire dall’impasse. Sembra essere molto diversa da quella che è stata tentata in passato. Si tratterà di riscuotere il più possibile e pagare il meno possibile.

Si prevede infatti il rafforzamento della capacità di riscossione dei tributi da parte del Cep, da cui la minoranza aveva proposto di uscire. Una nota del consorzio afferma che i contribuenti di Artena devono pagare 17,8 milioni di euro a fronte di un incasso totale di 6 milioni.

Altre risorse dovrebbero arrivare dalle sanzioni al Codice della Strada dal 2018 in poi. Altri “introiti significativi” dovrebbero arrivare da sanatorie e condoni edilizi, anche se gli uffici comunali sono un po’ in difficoltà col personale.

Poi si spera di incassare dalle procedure di affrancazione dagli svincoli degli usi civili e dal miglioramento degli incassi correnti, così da diminuire la necessità di accantonare risorse per coprire il rischio di non riscuotere crediti.

Rimane in campo anche l’ipotesi di alienare gli immobili del comune. Vi si aggiunge la speranza di un maggior gettito dal canone degli impianti sportivi e una riduzione delle spese, in particolare con una riduzione del 5% relativa all’erogazione dei servizi. Su tutto ciò la politica di Artena sarà chiamata a dire “sì” o “no” in Consiglio comunale. Ed è chiaro che non sarà soltanto una questione tecnica.

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

WhatsApp Contatta La Tribuna