Valmontone, l’Agraria mette in mora il Comune per ottenere i terreni di uso civico

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La lotta tra Università Agraria e Comune di Valmontone prosegue: l’ente agrario chiede il rispetto della legge di riforma dei domini collettivi

La lotta per la terra continua. A Valmontone l’Università Agraria ha da qualche giorno approvato una delibera per mettere in mora il Comune ed ottenere il subentro nella gestione dei terreni gravati da uso civico. Già nei mesi scorsi un’iniziativa legale era stata presa dall’ente agrario ma si era conclusa in un nulla di fatto.

Ora l’Agraria torna alla carica e con una delibera approvata all’unanimità dei presenti ha deciso di tornare a chiedere al Comune il rispetto della legge di riforma dei domini collettivi. Se il Comune non adempirà, l’Agraria tornerà ad adire alle vie legali. E questa volta il ricorso sarà fatto al tribunale civile, visto che il Commissario per gli Usi Civici si è detto non competente in materia. Anche considerata la volontà del Comune di realizzare un nuovo centro sportivo su terreni gravati da uso civico.

È questo l’ennesimo atto di una lotta che va avanti da mesi tra il Comune e l’Università Agraria di Valmontone e, in particolare, tra l’Amministrazione e il presidente Roberto Pizzuti. Una lotta che si inserisce inoltre tra le beghe politiche amplificate dalle elezioni in vista. Proprio la ricandidatura del presidente Pizzuti ha portato a uno scontro nel centro sinistra e a un continuo attacco reciproco tra il sindaco Latini e il presidente uscente.

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