Scontro al Tar sull’obbligo vaccinale della Regione Lazio

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Il ricorso davanti al Tar contro l’ordinanza di Zingaretti che impone l’obbligo vaccinale anti-influenzale nel Lazio è entrato nel merito e CODICI attacca anche l’Avvocatura dello Stato

L’ordinanza di Zingaretti che obbliga gli anziani e i dipendenti del servizio sanitario a vaccinarsi contro l’influenza stagionale fa discutere a tutti i livelli. Ormai non si tratta più di polemica politica ma di un vero scontro, non solo giudiziario. Dopo che è stata emessa l’ordinanza (clicca qui per leggere cosa prevede) le associazioni dei consumatori hanno fatto ricorso al Tar, contestando la legittimità dell’obbligo vaccinale imposto con l’atto del governatore del Lazio (leggi qui una sintesi del ricorso).

Nelle scorse settimane sembrava che il ricorso al Tar fosse stato vinto dall’Amministrazione regionale. Tuttavia non era così: in quei giorni il Tar del Lazio non era ancora entrato nel merito ma aveva respinto l’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza. Ieri si è invece andati a discutere nel merito e l’associazione CODICI, tra i promotori del ricorso, ha duramente attaccato l’Avvocatura dello Stato che non si è costituita né ha fatto dichiarazioni sull’ordinanza regionale.

“L’Avvocatura dello Stato – ha dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – non solo non si è costituita, ma non ha fatto nemmeno una dichiarazione sul provvedimento della Regione Lazio. Nessun accenno neanche allo stop imposto dal Tar all’obbligo del vaccino antinfluenzale disposto dalla Regione Calabria, che a nostro avviso merita invece di essere preso in considerazione, perché rappresenta un precedente che non può essere ignorato. L’Avvocatura dello Stato si è contraddistinta per un comportamento inqualificabile. Purtroppo, dobbiamo constatare che le ragioni politiche superano i diritti dei cittadini, perché non si può non pensare al peso di Nicola Zingaretti in tutta questa vicenda, visto che il Presidente della Regione Lazio è anche il Segretario del Partito Democratico, colonna del Governo”.

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