Dalle messe al Tribunale: le misure contro il coronavirus

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Il coronavirus porta anche delle restrizioni nelle celebrazioni religiose nella Diocesi di Velletri – Segni e nello svolgimento delle udienze in Tribunale a Velletri, dove il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha deciso per l’astensione

Le misure preventive, imposte dal decreto del 4 marzo o decise in autonomia, stanno condizionando la vita degli italiani fino allo svolgimento delle messe e delle udienze in Tribunale. Nei giorni scorsi sia il Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni, sia il Presidente del Tribunale di Velletri, sia il Consiglio dell’Ordine degli avvocati hanno preso provvedimenti. Misure che vanno a tutela della salute pubblica e personale di ognuno.

Il Vescovo sospende catechismo e visite alle famiglie per la benedizione pasquale

Il 5 marzo scorso il Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni, Vincenzo Apicella, ha deciso di sospendere ogni riunione di catechismo, di gruppi e associazioni “in conformità a quanto stabilito per le istituzioni scolastiche”. Oltre a ciò è stata anche sospesa la visita alle famiglie per la benedizione pasquale ma anche la raccolta e la distribuzione di indumenti. Nella stessa lettera, il Vescovo ha ricordato che “le persone anziane o affette da patologie croniche sono esentate dalla partecipazione alla S. Messa anche domenicale, potendo soddisfare il precetto anche attraverso i mezzi di audiovisivi”.

Per tutte le messe e le riunioni di preghiera, va mantenuta la distanza interpersonale di un metro, inoltre nei funerali “è consentita la partecipazione soltanto ai familiari più stretti”. “Qualora non fosse possibile mantenere la distanza interpersonale – prosegue la nota – il parroco celebri soltanto una benedizione alla salma all’esterno della chiesa”. Novità anche per la comunione ai malati: è consentita solo in forma di viatico, pertanto amministrata solo dai sacerdoti e non da altri ministri.

Con un precedente decreto, il Vescovo aveva già chiesto i parroci a togliere l’acqua dalle acquesantiere, invitato i fedeli a scambiarsi il segno di pace con un cenno del capo e a ricevere la prima comunione in mano, “spiegando che questo uso è stato già da molti anni legittimato dalla Chiesa e che la mano non è meno nobile o più sporca e peccatrice della lingua”.

Udienze, tirocinanti e praticanti: la circolare del Presidente del Tribunale

Novità ci sono state anche in Tribunale, dove il Presidente era già intervenuto con una circolare il 2 marzo scorso. Dopo l’entrata in vigore del Decreto del 4 marzo, il Presidente del Tribunale di Velletri, dott. Lambertucci, ha siglato un’ulteriore circolare che disciplina la fissazione delle udienze. Tra le disposizioni c’è il “dovere dei magistrati di fissare o rifissare con tempestività i processi secondo criteri che assicurino la trattazione delle cause secondo fasce orarie prestabilite e differenziate”, così da evitare inutili attese di avvocati, parti, testimoni e consulenti tecnici. Inoltre i magistrati vengono invitati a limitare fino al 31 marzo la trattazione delle cause alle sole ipotesi “di significativa urgenza”.

Oltre a disposizioni sulla partecipazione alle udienze dei CTU, la circolare mira anche ad evitare la presenza dei tirocinanti e dispone la chiusura dell’aula polifunzionale fino al 31 marzo. Il Presidente del Tribunale invita inoltre gli avvocati a depositare gli atti processuali telematicamente e a dissuadere le parti dal presenziare alle udienze civili e di lavoro, salvo che la presenza non sia imposta dalla legge. Anche i Praticanti sono invitati a non partecipare alle udienze fino al 31 marzo.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Velletri delibera l’astensione dalle udienze

Nei giorni scorsi alcuni Giudici di Pace hanno aderito all’astensione nazionale parziale delle udienze proclamata fino al 21 marzo dal UNAGIPA e da ANGDP, rinviando le udienze. Poi, a “tagliare la testa al toro”, è arrivata la decisione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Velletri che ha deliberato di aderire all’astensione delle udienze fino al 20 marzo. La decisione era stata proclamata dall’Organismo Congressuale Forense e ad essa il COA di Velletri ha aderito lo scorso 5 marzo.

La decisione del Consiglio dell’Ordine Veliterno ha la finalità di “tutelare la salute degli avvocati, dei loro clienti e dell’utenza tutta del servizio giustizia”. “Questa decisione – specifica la delibera del Consiglio dell’Ordine – è comunque attenta a tutelare il diritto di difesa del cittadino, giacché nessuna posizione processuale verrà pregiudicata dall’astensione degli avvocati”.

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