Cos’è la partoanalgesia, la pratica su cui da oggi i medici di Palestrina iniziano a formarsi

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Professionisti di “Coniugi Bernardini”, Bambino Gesù e Fatebenefratelli iniziano un percorso di formazione verso il parto senza dolore a Palestrina

uniform, healt care, doctor, health, hospital, medical care, medicine, ambulance, stethoscope, medical records, white coat

Oggi inizia il percorso di formazione del personale dell’ospedale di Palestrina sulla partoanalgesia. La ASL Roma 5 ha infatti firmato un protocollo d’intesa con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli che prevede l’affiancamento e la formazione dei professionisti nella pratica della partoanalgesia. Ma di cosa si tratta?

La partoanalgesia è anche detto “parto senza dolore” e si basa sull’analgesia epidurale, cioè una tecnica che permette di ridurre il dolore durante il travaglio. In cosa consiste? Citiamo dalla scheda informativa dell’IRCCS “Burlo” di Trieste:

Consiste nell’inserimento nella parte inferiore della schiena (zona lombare) di un catetere molto sottile, attraverso cui si somministra una miscela di farmaci (anestetici locali ed oppioidi) che hanno la funzione di bloccare lo stimolo doloroso proveniente dall’utero.

Il posizionamento del catetere epidurale permette alla donna di assumere qualsiasi posizione a lei gradita e anche di poter deambulare durante il travaglio, accompagnata da una persona di sua fiducia ( marito, compagno..), verificato dall’ostetrica  il mantenimento della completa sensibilità degli arti inferiori.

Dopo 5 minuti dalla somministrazione dei farmaci si inizia a sentire meno dolore, ma è in circa 15-20 minuti che l’effetto analgesico raggiunge la sua massima efficacia. Viene tolto usualmente due ore dopo il parto.

Secondo quanto ha dichiarato il Direttore Generale della Asl, Giorgio Santonocito, che aveva già dato notizia del corso di formazione qualche tempo fa, il percorso di formazione che inizia oggi a Palestrina “consentirà di avere a disposizione (in un contesto formativo) personale medico di anestesia e rianimazione per soddisfare il fabbisogno per l’anestesia/partoanalgesia presso il punto nascita. Il parto senza dolore è una questione culturale di grande importanza. Le donne del territorio potranno tornare a scegliere di partorire a Palestrina”.

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

WhatsApp Contatta La Tribuna