Lariano, Giunta entro il 30: le ipotesi in ballo

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Trattative serrate in corso tra i gruppi politici di “Insieme per Lariano” per definire gli incarichi entro il 30 giugno

comune lariano

Entro il 30 giugno il Comune di Lariano avrà una Giunta. Questa è l’unica cosa che sembra certa in questo periodo post elezioni. Poi ci sono tante voci che girano intorno alla nomina degli assessori e alla formazione della squadra di governo. Il sindaco Francesco Montecuollo ha il compito di trovare gli equilibri giusti per accontentare tutti e non scontentare nessuno.

Ma non è facile e per ora il sindaco non conferma né smentisce alcuna indiscrezione. Intende far parlare gli atti e punta ad arrivare al Consiglio comunale del 30 giugno prossimo, alle 17.30, con la presentazione della squadra di governo. Le voci però si rincorrono su ogni possibile incarico, anche perché nella lista il confronto è in corso.

Le informazioni certe sono poche. Prima di tutto è certo che la Giunta dovrà garantire la rappresentanza di genere. Ciò vuol dire che, tra gli assessori, almeno due dovranno essere di sesso diverso dagli altri tre. Questo riduce i margini di manovra sulle nomine.

L’altra informazione certa è che coabitano diversi gruppi politici in “Insieme per Lariano”. Quindi entriamo nel campo delle ipotesi. Tra questi gruppi politici c’è il gruppo di Più Lariano, che ha dato un forte contributo alla vittoria della lista e potrebbe essere quello più collegato con la maggioranza che governa attualmente la Regione Lazio.

Così Più Lariano avrebbe tutti i titoli per esprimere il vice sindaco in Corrado Bartoli – esterno a cui l’esperienza non manca di certo – o nella consigliera Roberta Bartoli. Il secondo gruppo è quello che fa capo a Sabrina Verri. Proprio la professoressa, terza degli eletti, dovrebbe entrare in Giunta come assessore dopo anni di di esperienza in consiglio comunale.

Il terzo gruppo è quello che fa capo a Gianluca Casagrande Raffi, ex consigliere comunale ed ex candidato sindaco. Casagrande potrebbe entrare in Giunta come coordinatore del suo gruppo. Ma ciò sarebbe a detrimento di Enrico Romaggioli, che è pur sempre il più votato della lista e che potrebbe giustamente rivendicare l’assessorato, forte delle 697 preferenze raccolte. Lo stesso gruppo dovrebbe esprimere anche Francesca Proietti, che è la seconda degli eletti.

Ci sono poi gli ex di Prima Lariano: Fabrizio Ferrante Carrante, Sergio Bartoli e Maurizio Mattachioni. I tre non fanno gruppo ma sono stati, a loro volta, determinanti nello spostare i voti da una lista all’altra. Maurizio Mattacchioni, che ha spesso aperto con grande entusiasmo e verve i comizi di Francesco Montecuollo, non è però riuscito ad entrare in Consiglio. Sergio Bartoli, a sua volta, è l’ultimo degli eletti. A questo punto in Giunta potrebbe entrare Ferrante Carrante, quinto in ordine di preferenze con 426 voti.

Se così fosse, la giunta sarebbe praticamente fatta. Avrebbe un rappresentante di Più Lariano, due del gruppo Casagrande, uno del gruppo Verri e un esponente ex Prima Lariano. Così rispecchierebbe, in quanto a voti, l’ordine di arrivo dei primi cinque consiglieri. Ma la semplicità non è sempre propria della logica politica, che invece attenderà il 30 per presentare la Giunta. Ci sono infatti altre posizioni da coprire. Ad esempio il presidente del Consiglio comunale.

Il ruolo di presidente dell’Assise non può che essere rivendicato da un eletto, non essendo ammessa l’elezione di un esterno. Inoltre, se i primi cinque prenderanno l’assessorato per sé o con rappresentanti esterni, rimarranno gli altri sei a poter avanzare candidature. Probabilmente lo rivendicherà il gruppo che avrà avuto una rappresentanza minore in Giunta.

Tra i rimanenti, sono quattro i consiglieri con un’esperienza consiliare. Nell’ordine: Tiziana Cafarotti, Natalino Ascenzi, Fausto Pietroni e Sergio Bartoli. Ma non è detto che l’esperienza sia il criterio da seguire. E poi c’è un’altra voce che corre e che potrebbe sparigliare le carte.

Dopo aver chiesto la fiducia e il voto per rappresentare i cittadini, uno dei consiglieri potrebbe dimettersi al fine di entrare nella segreteria particolare del sindaco. Ma per ora su tutto ciò c’è solo tanto fumo e non è possibile distinguere tra le voci messe in giro ad arte per finalità particolari da quelle veritiere. Cosa succederà lo si saprà solo nei prossimi giorni.

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