Artena, contro la Biometano le minoranze propongono l’esproprio

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I gruppi “Artena Cambia” e “Artena Insieme” scelgono la “linea dura” e presentano una mozione. La richiesta è di avviare le procedure d’esproprio e realizzare l’Isola ecologica e la compostiera di comunità

Espropriare il terreno su cui si vuole fare la Biometano per fare l’isola ecologica e compostiera di comunità di Artena? La proposta è dei Consiglieri comunali di minoranza Silvia Carocci, Sofia Fiorellini, Marco Imperioli Diamante, Erminio Latini e Costanzo Pompa. I gruppi “Artena Insieme” e “Artena Cambia” hanno così deciso di passare alla linea dura contro la centrale biomentano. Per questo hanno presentato una mozione che dovrà essere discussa in Consiglio comunale.

La proposta (lanciata da un nostro editoriale) è quella di avviare le procedure d’esproprio per realizzare l’isola ecologica e la compostiera di comunità che la Regione ha finanziato. Si tratta di due strutture attualmente previste a Valle La Mola (la seconda isola ecologica) e alle Macere (l’impianto di compostaggio di comunità). La mozione delle minoranze non dice espressamente quale terreno espropriare. Eppure, leggendo tra le righe, appare chiaro che si tratta di quello su cui la Green Park Ambiente vuole realizzare la centrale per i rifiuti.

La proposta

I Consiglieri propongono dunque di “predisporre, con urgenza, tutti gli atti necessari per l’apposizione del vincolo di pubblica utilità delle opere e consentire le procedure di esproprio al fine di realizzare la seconda isola ecologica e la compostiera di comunità, già finanziati dalla Regione Lazio per un importo totale di circa 500 mila euro”. La questione è dibattuta anche in maggioranza, anche se sembra che l’amministrazione voglia puntare più che altro sulla strada delle relazioni contrarie in conferenza dei servizi.

Carocci: “Contro la Biometano necessario valutare anche l’ipotesi dell’esproprio del terreno”

“Il pericolo che l’impianto di biometano possa essere realizzato è concreto” commenta la Consigliera Silvia Carocci. “Questa vicenda è stata gestita male – ha dichiarato la Carocci – e l’amministrazione è intervenuta con troppo ritardo. Per questo crediamo che sia necessario mettere in campo ogni azione possibile, valutando anche l’ipotesi dell’esproprio del terreno. Stiamo partecipando al tavolo istituzionale che si è creato tra amministrazione e comitato proprio perché è fondamentale che il Comune di Artena manifesti in conferenza dei servizi il proprio dissenso all’opera ma è chiaro che questo potrebbe non bastare”.

La discussione in Consiglio comunale

La proposta delle minoranze dovrà passare per il Consiglio comunale. I gruppi consiliari hanno chiesto che la mozione sia discussa in un apposito Consiglio. L’Assise dovrà riunirsi dunque entro aprile, non solo per questo tema ma anche per il bilancio di previsione ed altro. Rimangono infatti in sospeso le delibere che dovevano essere discusse a marzo, quando il Consiglio è saltato in attesa di un parere del Prefetto.

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