La Volsca è “salva”: la Corte d’Appello ribalta la sentenza del Tribunale di Roma

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La Corte d’Appello di Roma ha dato ragione alla Volsca nel contenzioso con la Banca Popolare del Lazio: la cessione del marchio fu funzionale al concordato preventivo omologato

I Comuni di Velletri, Lariano e Albano possono tirare un sospiro di sollievo. La Corte d’Appello di Roma, in sede civile, ha dato ragione alla Volsca Ambiente e Servizi nel contenzioso con la Banca Popolare del Lazio. Si tratta di un contenzione di oltre un milione di euro, che è stato risolto in favore dell’azienda partecipata dai Comuni. Allo stesso tempo la pronuncia mette “in sicurezza” la società da eventuali altre azioni legali dei creditori della “vecchia” Volsca Ambiente.

La questione affonda le sue radici nel 2009 quando la Volsca Ambiente spa, in difficili condizioni finanziarie, andò in concordato preventivo. Dopo il voto favorevole dei creditori – tra cui quello della banca -, il piano concordatario fu omologato e la società venne scissa in due. Da una parte la vecchia Volsca, con una massa di debiti da onorare; dall’altra la nuova Volsca, una società libera da pendenze e in grado di tornare ad operare in modo redditizio.

La nuova azienda era però legata alla prima da un contratto, previsto nel piano di concordato, con il quale acquistava il marchio della vecchia azienda a oltre due milioni di euro, che la società ha finito di pagare di recente. Dopo qualche anno però le cose sono andate peggiorando per la vecchia società. Nel 2017 il concordato si è trasformato in fallimento dichiarato dal Tribunale di Velletri. La Banca ha così fatto causa alla nuova Volsca per ottenere il credito che non aveva visto onorato dal concordato prima e dal fallimento poi.

Nel 2020, in primo grado, il Tribunale delle Imprese di Roma ha dato ragione alla banca. La sentenza di allora considerava la cessione del marchio come un contratto slegato dal concordato preventivo. La questione ha allora aperto al dubbio che anche altri creditori, rimasti insoddisfatti dal concordato, potessero far valere le proprie ragioni nei confronti della nuova società, creando una possibile reazione a catena che avrebbe creato difficoltà agli stessi Comuni soci.

La Corte d’Appello ha infine ribaltato la sentenza di primo grado, respingendo le pretese della banca e accogliendo quelle della Volsca Ambiente e Servizi. La pronuncia, a meno di ulteriori ricorsi, mette la parola fine alla vicenda e mette in “salvo” le casse della Volsca, che in questi anni ha raggiunto obiettivi di bilancio di grande interesse se confrontati con quelli di altre società pubbliche della provincia di Roma. Indirettamente la decisione costituisce anche un muro a protezione dei Comuni di Velletri, Albano e Lariano.

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