Vendita di Piombinara, sentenza dirompente: Agraria di Valmontone condannata

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Il commissario agli usi civici ha dichiarato nullo il contratto preliminare di compravendita del terreno dell’Agraria di Valmontone situato a Colleferro

Il contratto di preliminare di compravendita del terreno dell’Agraria di Valmontone, situato a Piombinara, è nullo. A sentenziarlo è il Commissario agli Usi Civici del Lazio, con una pronuncia dirompente. In sostanza, l’allora Presidente dell’Agraria, Roberto Pizzuti, non poteva impegnarsi a vendere quel terreno per oltre 1,3 milioni di euro.

La sentenza di ieri azzera tutto: sia la caparra da 50 mila euro versata dalla società promissaria acquirente, sia il versamento dell’acconto pagato dall’Agraria al professionista che aveva procacciato i possibili acquirenti. Tutti quei soldi dovranno tornare al mittente. Inoltre, la pronuncia è interessante per un altro profilo.

Il Commissario ha statuito l’impossibilità dell’Agraria di vendere quel terreno in assenza di un’autorizzazione regionale. Lo ha fatto senza far ricorso all’accertamento della presenza di usi civici. Ma evidenziando che, in quanto intestato all’Agraria, quel terreno fa parte dei cosiddetti domini collettivi. In quanto tale, il terreno non è di proprietà dell’Università Agraria, che lo gestisce e basta, ma dei cittadini di Valmontone. E senza autorizzazione della Regione non può essere venduto. Inoltre, la precedente autorizzazione a vendere al Comune di Colleferro, che era stata ottenuta dall’Agraria, non poteva valere per il caso in questione.

Oltre a dichiarare che il terreno è di proprietà dei “naturali di Valmontone” e che il contratto preliminare è nullo, il Commissario ha condannato l’Agraria e la società promissaria acquirente a pagare oltre 13 mila euro di spese di giudizio. A ricorrere al Commissario erano stati i consiglieri Marco Gentili, Giorgia Bellotti, Elisa De Stefano, Fabio Carosi, Antonello Mattozzi, che sono beneficiari delle spese a cui l’Agraria e società sono state condannate.

Gentili: “Sentenza che dà torto completo all’ex Presidente Pizzuti”

marco gentili valmontone

“Questa sentenza – ha dichiarato Marco Gentili – dà torto al cento per cento all’operato dell’ex Presidente dell’Università Agraria, che ha agito in forma quasi privatistica. La vicenda era andata avanti senza passare per il Consiglio dell’Università Agraria, ma i primi due atti da cui è scaturito tutto l’iter sono stati fatti con delibere di Giunta firmate solo dal Presidente e da altri due assessori. Poi il Presidente ha iniziato ha fare le azioni che riteneva legittime. Oggi scopriamo che non poteva farlo, così come non poteva impegnarsi nel contratto”.

“È chiaro – ha aggiunto Gentili – che il privato, che si è fidato dell’Università Agraria, richiederà dei danni importanti. Sta al nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Agraria capire come comportarsi: se far rispondere in prima persona l’ex Presidente o far fronte alla condanna con proprie spese. Ed è chiaro che questa è una sentenza che andrà dritta dritta alla Corte dei Conti”.

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