Valmontone, ok alla permuta dei terreni per la nuova sede della Protezione civile

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Il Comune ha dato l’ok allo scambio di terreni con l’Università Agraria di Valmontone per costruire la nuova sede della Protezione civile

protezione civile valmontone

La nuova sede della Protezione Civile di Valmontone è più vicina. Ieri il Consiglio comunale ha dato l’ok alla permuta, con l’Università Agraria, dei terreni per costruire la sede. L’intervento si farà a Colle Pastena ed è stato finanziato dalla Regione Lazio con 500 mila euro grazie all’intervento della Consigliera regionale Eleonora Mattia.

Il terreno su cui si realizzerà l’immobile è dell’Università Agraria. È di 6400 metri e passerà al Comune, che a sua volta passerà all’Università Agraria un terreno di circa cinque ettari, gravato da uso civico, che si trova verso Labico. Per la costruzione della sede bisognerà attendere la gara d’appalto che dovrà essere indetta dal Comune di Valmontone.

L’approvazione della permuta è stata l’occasione per l’ennesima polemica politica tra maggioranza e opposizione. In questo caso il sindaco Latini ha accusato la minoranza di aver voluto bloccare il consiglio comunale che il presidente Natalizia aveva convocato d’urgenza. Dall’opposizione parte dei consiglieri hanno contestato tale urgenza con una lettera al Prefetto.

“L’Amministrazione Latini continua a lavorare sempre, di notte, di giorno, d’estate o d’inverno, solo ed esclusivamente per il bene di tutti” ha detto Latini in un post. “Forse è questo che ad alcuni membri dell’opposizione proprio non va giù – ha proseguito – ma dovranno farsene una ragione… Sono finiti i tempi dove prima si pensava al proprio interesse… Poi se qualcuno pensa di mandare a casa questa amministrazione a colpi di denunce o altri mezzi, ha fatto male i propri calcoli… La politica del buon padre di famiglia andrà avanti”.

Non è chiaro a quali denunce si riferisca Latini. Certo è che negli ultimi mesi il Comune di Valmontone ha emesso diverse ordinanze di demolizione di opere abusive realizzate da privati. Inoltre la Procura di Velletri ha sequestrato alcuni locali dell’azienda speciale per ipotesi di irregolarità sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro e della gestione dei rifiuti, dando poi all’ente la possibilità di sistemare l’immobile.

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