Valmontone, asfalto e polemica accendono la campagna elettorale

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Il sindaco Alberto Latini continua a puntare sui lavori in corso a Valmontone e non manca di riaccendere la polemica

La campagna elettorale a Valmontone è sempre più intesa. E sempre più intensamente si fanno lavori pubblici. Proprio in questi giorni il sindaco Alberto Latini, principale sponsor di Veronica Bernabei, ha continuato a rivendicare le opere pubbliche in corso.

Il primo cittadino ha messo in evidenza i lavori alla rotatoria di via Hiroshima e – di nuovo – la messa in sicurezza di via Ariana. E poi l’asfalto che in questi giorni è arrivato su via Mazzini e via Cavour. E poi ancora l’avvio dei lavori alla 167.

Le dichiarazioni di Alberto Latini

Proprio sulla zona 167 Latini ha dichiarato: “Negli ultimi mesi siamo riusciti a trovare la soluzione ad alcune criticità, indipendenti dalla mia volontà ma da quella di altri che le hanno create a scopo elettorale, per dare finalmente ai residenti le risposte di cui hanno bisogno. Non più, quindi, acqua e luce da cantiere ad alimentare le abitazioni (con costi elevati) ma allacci regolari di luce, gas e acqua pubblica”. Che dovranno arrivare.

“Per realizzare le opere – ha detto Latini -, che sono iniziate da qualche giorno, abbiamo acceso un mutuo da 450 mila euro ai quali si aggiungono 130 mila euro per la pubblica illuminazione. Per la fognatura abbiamo raggiunto un accordo con Acea Ato2, che ci fornisce il materiale per circa 900 metri di condotta (è in corso lo scavo per la fogna ad una profondità di circa 5 metri e mezzo), mentre Enel provvede a completare la rete e allacciare le utenze e il gestore del gas a sostituire gli impianti a Gpl con la fornitura di metano”.

E poi ha proseguito, lanciando il sasso nello stagno: “Ancora una volta nonostante gli ostacoli, anche giudiziari, creati da altri per tentare di pregiudicare la campagna elettorale, abbiamo risposto con i fatti e con la buona politica alle incapacità ed alle chiacchiere. Ci scusiamo per i ritardi, dovuti ai contenziosi aperti negli anni con le cooperative e con il Consorzio, ma da quando ho ripreso in mano la questione ho anteposto gli interessi di ben 129 famiglie a quelli di chiunque altro, lavorando per mettere la parola fine su questa situazione”.

Gentili: “Se mi avessero dato retta, i lavori sarebbero iniziati prima. Perché ci sono voluti quattro mesi per firmare?”

Non si sottrae Marco Gentili, e risponde nel merito a Latini. “Rimango fermamente convinto che la gara d’appalto che loro hanno utilizzato non si poteva fare – ha dichiarato -, perché la procedura negoziata su questo tipo d’appalto non è prevista. Segnalo che intorno alla vicenda ci sono state le dimissioni per motivi personali dell’assistente al Rup, un professionista di livello nazionale, che secondo me se n’è andato proprio perché in contrasto con la procedura adottata”.

E poi Gentili domanda: “Ma se la gara si è conclusa a fine dicembre, perchè il contratto è stato firmato solo pochi giorni fa da un dipendente che di solito non ha a che fare con la 167, proprio mentre il nuovo dirigente del settore tecnico è andato in ferie per due giorni? Perché hanno aspettato quattro mesi per far partire i lavori? O i tecnici non hanno voluto firmare o l’urgenza era solo elettorale. Sono contento che si facciano i lavori, ma se mi avessero dato retta, come avevo detto in consiglio comunale, i lavori sarebbero iniziati ben prima”.

“Per quanto mi riguarda – ha proseguito Gentili -, lascio le polemiche a Latini e penso a come completare il Piano di Zona. E infatti ho portato in quel quartiere il presidente della Commissione regionale alle Politiche Abitative, Laura Corrotti, e il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonio Aurigemma. Con loro – ha aggiunto Gentili – ho concordato un protocollo d’intesa per consentire all’Astral di portare a compimento tutta l’urbanizzazione primaria di tutto il Piano di Zona. Perché se il comune non dà seguito all’assegnazione dei lotti restanti, che sono una ventina, si farà un danno erariale di milioni di euro”.

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