Valmontone approva le modifiche all’ASSC già licenziate da Colleferro

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Il Consiglio valmontonese ha dato l’ok alla variazione. Le opposizioni parlano di incongruenze tecniche e problemi politici

Venerdì mattina il Consiglio comunale di Valmontone ha dato l’ok alle variazioni allo statuto dell’Azienda Speciale Servizi Comuni. L’approvazione è avvenuta a maggioranza e senza modifiche rispetto al testo “licenziato” dal Consiglio comunale di Colleferro. Durante la seduta, l’ennesima sull’argomento dopo diversi rinvii, le opposizioni hanno proposto una modifica che non è stata accettata e alla fine hanno votato contro l’atto portato in Consiglio.

I gruppi La Tua Voce per Valmontone e SiAmo Valmontone hanno evidenziato incongruenze tecniche e problemi politici sul documento in discussione. Tra le altre cose, i Consiglieri di opposizione hanno sostenuto la mancanza di alcuni verbali negli atti in esame e hanno segnalato una sorta di egemonia da parte dell’Amministrazione comunale di Colleferro. In particolare non è piaciuto alle opposizioni che la variazione dell’atto sia arrivata a Valmontone dopo un’elaborazione avvenuta a Colleferro, Comune che ha ridotto i servizi all’ASSC a differenza di Valmontone che li ha aumentati.

Le modifiche allo statuto dell’ASSC

Quanto alle modifiche allo statuto, secondo il verbale del Consiglio colleferrino di luglio, sarebbero state fatte di comune accordo tra tutti i Sindaci che fanno parte dell’ASSC. Nel dettaglio le variazioni adeguano lo statuto alla normativa in essere, istituiscono un organo di controllo esterno all’Azienda Speciale, prevedono il diritto di accesso agli atti dell’ASSC da parte di tutti gli amministratori comunali, e cambiano in modo sostanziale la figura del Direttore Generale. Quest’ultimo, fin ora assunto a tempo indeterminato e con contratto di diritto pubblico, sarà invece assunto a tempo determinato (per tre anni rinnovabili una sola volta) e con contratto di diritto privato.

Altre due modifiche di rilievo sono state approvate. Una riguarda il Consiglio di Amministrazione: se quello di “ieri” era nominato tra i dirigenti dei Comuni, per quello di domani cessa tale vincolo, ampliando quindi la platea dei possibili destinatari di nomina. L’altra è in tema di controllo analogo, il cui istituto viene rafforzato e dettagliato nel nuovo statuto.

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