Tragedia sulla nave da crociera: muore 35enne di Valmontone

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L’uomo di Valmontone è morto durante una crociera con la famiglia probabilmente a causa di un infarto

Aggiornamento – I famigliari: “Non ci hanno fatto nemmeno le condoglianze”

Sono scossi i famigliari di Silvio Maisti. Erano con lui a bordo della nave, battente bandiera maltese, quando Silvio si è sentito male. Carlo Triolo, suocero di Silvio, ci ha telefonato per raccontare cosa hanno vissuto. Ha spiegato che il 35enne si è sentito male alle 6.20 circa di ieri, mentre era in camera con la compagna e il figlio. L’attracco a Civitavecchia era previsto alle 7 e lo sbarco alle 8.

“I soccorsi sono stati chiamati subito – spiega Carlo – ma sono arrivati con forte ritardo, quando ormai non c’era più niente da fare”. Il suocero, ancora scosso da quanto accaduto, racconta anche che le forze dell’ordine italiane, una volta arrivata la nave al porto, “sono state fatte salire alle 14.30 solo grazie all’intervento della Farnesina”.

“Nell’attesa siamo stati lasciati senza alcuna assistenza e il comandante non ci ha fatto nemmeno le condoglianze”, ha concluso Carlo, che non esclude azioni legali nei confronti della compagnia di navigazione. Attualmente il corpo del giovane papà di Valmontone si trova a Civitavecchia, in attesa di disposizioni delle autorità.


Tragedia a bordo di una nave di una nave da crociera, che ha coinvolto una famiglia di Valmontone. Silvio Maisti, valmontonese di 35 anni, è morto l’altro giorno a causa di un malore, forse un infarto. L’uomo era a bordo di una nave da crociera, che è attraccata a Civitavecchia.

Per lui e per la compagna doveva essere un viaggio felice da ricordare, invece si è trasformato in un incubo. Durante la crociera, infatti, Silvio aveva chiesto alla fidanzata di sposarlo, ricevendo il consenso della donna. Poi una notte il tragico evento. Silvio lascia la compagna e un bambino di un anno.

“Una notizia sconvolgente – commentano su facebook -, ancora non ci credo, ancora non realizzo. Non te lo meritavi proprio adesso che avevi raggiunto l’apice della felicità grazie alla tua famiglia che hai tanto desiderato”.

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