A Valmontone in tanti per il funerale di Alexandru Ivan

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Il funerale si è svolto con rito ortodosso nello stadio di Valmontone: palloncini, fiori e fuochi d’artificio per l’addio a Alexandru

di Katia Piacentini

Centinaia di persone si sono riunite ieri nel campo sportivo di Valmontone per i funerali di Alexandru Ivan, ucciso da un colpo d’arma da fuoco mentre la notte del 13 gennaio si trovava nel parcheggio della metro della stazione Pantano con il patrigno Tiberio Maciuca e a altri familiari.

La bara è stata accolta dai familiari e da amici e compagni di classe, scioccati per quanto accaduto, fra palloncini, rose bianche e dolci tipici della Romania.  È arrivata allo stadio dei Gelsi di Valmontone, in provincia di Roma, la salma di Alexandru Ivan, 14enne ucciso nella. La bara, di colore bianco, è stata posta davanti alla gazebo dove viene celebrata la funzione.

Le persone presenti hanno accolto la salma con alcuni canti, ai quali è seguito un lungo momento di silenzio. Nel pubblico, alcuni ragazzi reggono dei palloncini. Uno di questi, di colore azzurro, portava la scritta “sempre nel mio cuore, la tua migliore amica Noemi”.

Il funerale si sarebbe dovuto celebrare nella nella parrocchia ortodossa di Santo Stefano a Valmontone. Ma si era previsto che a voler dare l’ultimo saluto ad Alexandru Ivan sarebbero stati in tanti. Per questo il sindaco di Valmontone Bernabei Veronica ha autorizzato l’apertura dello stadio comunale per la cerimonia iniziata alle ore 14.30.

Hanno officiato la cerimonia padre Iosif Ciontu, Parroco della chiesa ortodossa di Valmontone San Arcidiacono Stefano, che battezzò Alexandru, e padre Gabriel Apopei, della parrocchia ortodossa romena San Gregorio Magno a Torre Angela. Accanto alla bara sono state disposte diverse corone di fiori.

Le indagini

La procura di Velletri nei giorni scorsi ha dato il nulla osta al dissequestro della salma, dopo l’autopsia effettuata nel reparto di Anatomia Patologica del policlinico di Tor Vergata. Due gli indiziati per quell’omicidio. Si tratta dei cugini Corum e Dino Petrov, 24 e 31 anni.

I carabinieri del gruppo di Frascati e la Procura di Velletri stanno indagando per stabilire se ci sono altre persone responsabili per quanto accaduto quella notte nel parcheggio del capolinea della metro C a Pantano.

Diverse le telecamere di videosorveglianza attive nel parcheggio: quella di una stazione di servizio, di una farmacia, di un ristorante e di una tabaccheria. Immagini ora al vaglio degli investigatori che serviranno a stabilire quante auto e quante persone esattamente hanno partecipato a quella resa dei conti.

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