Segni, Giudice di Pace: chiesta la chiusura. Il Sindaco: “È un danno”

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Il presidente del Tribunale di Velletri ha chiesto la chiusura dell’ufficio di Segni per “obiettiva carenza organizzativa e gestionale”

giudice di pace segni

Per l’ufficio del Giudice di Pace di Segni potrebbe essere il colpo di grazia. La richiesta di chiusura è stata avanzata dal presidente del Tribunale di Velletri a seguito di un’ispezione ministeriale. Una richiesta inviata il 20 marzo scorso al Presidente della Corte d’Appello di Roma e al Capo degli ispettori del Ministero della Giustizia.

La lettera del presidente del Tribunale

A darne notizia è una lettera dello stesso presidente facente funzioni, Marcello Buscema, inviata all’Ordine degli Avvocati di Velletri. Ecco di seguito il testo, pubblicato sul sito dell’Ordine.

Mi sono trovato, mio malgrado, a formulare tale richiesta in esito alla recente ispezione ministeriale, conclusasi nello scorso mese di novembre, che ha evidenziato gravi e plurime criticità dei servizi amministrativi, tanto da dare corso a numerose prescrizioni che, purtroppo, non sono state evase nei termini fissati dagli ispettori.

Nonostante gli obblighi assunti dai Comuni consorziati ai sensi dell’art. 3 del citato d.lgs. nr. 156/2012 e il Coordinamento tecnico-gestionale affidato al Comune di Segni, l’apporto di personale amministrativo a carico dei Comuni è stato del tutto inadeguato, mettendo a serio rischio la stessa funzionalità del servizio giustizia, ancorché già l’allora Presidente del Tribunale dott. Lambertucci, e poi anche il sottoscritto, abbiamo più volte invitato i sindaci del Comune di Segni e del Comune di Colleferro – che, tra l’altro, hanno disertato un incontro fissato per il 10 gennaio scorso – a voler assicurare all’Ufficio del Giudice di pace la continuità dei servizi amministrativi, al fine di garantire la piena e quotidiana funzionalità dell’Ufficio.

Dunque, tale obiettiva carenza organizzativa e gestionale, dovuta alla inadeguatezza e al continuo avvicendamento dei dipendenti distaccati presso l’Ufficio giudiziario, mi ha indotto a proporre la chiusura dell’Ufficio giudiziario.

Il sindaco di Segni: “Sarebbe un danno alla popolazione, abbiamo fatto i salti mortali per tenere aperto l’ufficio”

Spiegazioni che sembrerebbero senza appello, che però non sono condivise dal sindaco di Segni, Piero Cascioli. Il Primo Cittadino di Segni non le condivide affatto, anzi le contesta. “Il servizio è stato garantito, questa nota non la capisco” ha commentato il sindaco.

“Gli ispettori – ha proseguito – sono andati quando c’era una maggiore criticità, ora l’ufficio funziona benissimo. Per quando riguarda l’incontro del 10 gennaio – ha detto Cascioli – dovevo andare io anche in rappresentanza del Comune di Colleferro ma ho avuto un imprevisto personale. In quell’occasione ho telefonato, mi sono scusato e ho prontamente scritto una lettera chiedendo un altro appuntamento, che però non è stato convocato”.

“In questi anni – ha proseguito il sindaco – abbiamo fatto i salti mortali: ho fatto l’assunzione part-time di due istruttori di categoria C appositamente per l’ufficio del Giudice di Pace. Per ora uno è temporaneamente in malattia, l’altro mi risulta in servizio. Gli altri comuni non hanno contribuito con unità di personale ma stiamo rinnovando la convenzione”.

“Da parte nostra – ha dichiarato Cascioli – non c’è nessuna volontà di chiudere la sede del Giudice di Pace. Se loro lo vogliono chiudere ne prenderemo atto, ma ci dispiacerà e diremo la nostra, perché l’ufficio sta a Segni da 150 anni. La chiusura sarebbe un danno per la popolazione e per gli avvocati: pensate a un anziano di Gorga o Carpineto, che dovrà fare un’ora di viaggio per andare a Velletri o altrove”.

I comuni toccati dalla chiusura

La vicenda non riguarda solo Segni. L’ufficio del Giudice di Pace, situato nel cuore del centro storico segnino, ha una competenza sui comuni di Artena, Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Gorga, Montelanico, Segni e Valmontone. Circa sessantamila gli abitanti coinvolti. In passato diverse volte si era scongiurata la chiusura dell’ufficio. A ottobre 2021 ci fu anche un’interrogazione di Fratelli d’Italia al Ministro della Giustizia sul poco personale a disposizione. Come finirà questa volta?

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

WhatsApp Contatta La Tribuna