I sindaci al Ministero: “Profonda doglianza per la lettera sul Giudice di Pace di Segni”

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I sindaci di Segni, Colleferro, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico e Valmontone e il commissario di Artena scrivono a Ministero e Corte d’Appello di Roma

È iniziata la lotta per tenere a Segni l’ufficio del Giudice di Pace. I sindaci della zona hanno scritto una lettera unitaria al Ministero e alla Corte d’Appello di Roma per scongiurare la chiusura dell’ufficio. La missiva è indirizzata in particolare al presidente della Corte d’Appello e al Capo dell’Ispettorato del Ministero della Giustizia, gli stessi a cui il presidente facente funzioni del Tribunale di Velletri, suo malgrado, aveva chiesto la chiusura dell’ufficio. Ecco di seguito la lettera.

Illustrissimo Presidente,

illustrissimo Capo dell’Ispettorato,

con profonda doglianza abbiamo appreso della lettera inviata dal presidente del tribunale di Velletri nella quale viene formula la richiesta di chiusura dell’ufficio del giudice di pace di Segni in esito alla ispezione ministeriale che ha evidenziato criticità dei servizi amministrativi.

A tale riguardo occorre fornire alcuni chiarimenti.

Nei mesi che hanno preceduto l’ispezione erano sopravvenute vicende imprevedibili del tutto estranee alla volontà degli amministratori comunali, che avevano creato sicuramente qualche criticità. Dapprima il decesso di un dipendente che era distaccato presso l’ufficio giudiziario e quasi contestualmente il trasferimento in altra sede, per procedura concorsuale, del funzionario addetto alla cancelleria. A fronte di questa situazione il comune di Segni, avendo proceduto a nuove assunzioni, ha assegnato due unità all’ufficio giudiziario insieme ad un’altra unità distaccata dal Comune di Colleferro, che hanno dovuto effettuare un percorso formativo per poter svolgere compiutamente le funzioni dell’ufficio.

Probabilmente, le criticità rilevate in quel determinato lasso di tempo dagli ispettori ministeriali, erano la conseguenza delle vicende sopra evidenziate; criticità, comunque, superate una volta stabilizzata l’organizzazione con le nuove unità in servizio presso l’ufficio, tanto è che ad oggi è assicurata l’apertura tutti i giorni della settimana con la presenza costante del personale amministrativo.

Sul punto vale la pena aggiungere che l’ufficio è ospitato in un bellissimo palazzo storico già sede della ex Pretura mandamentale e annesso carcere da circa 150 anni, e conserva nei piani inferiori i fascicoli dei processi penali e civili della vecchia pretura, che partono dal 1874; l’ufficio si presenta, altresì, apprezzabile per l’ordine e la cura con cui viene tenuto, recentemente è stato fornito nuovo materiale informatico ed effettuato lavori di manutenzione, inoltre abbiamo intitolato la sala udienze ad un avvocato dell’ordine di Velletri recentemente scomparso.

Ci siamo incontrati più volte con il precedente Presidente del Tribunale di Velletri Dr. Lambertucci, e solo nell’ultima convocazione dell’attuale Presidente Dr. Marcello Buscema, il Sindaco di Segni, delegato anche da quello di Colleferro, non ha potuto onorare l’appuntamento per intervenuta causa di forza maggiore, prontamente comunicata per le vie brevi e con cortese nota scritta nella quale oltre a manifestare le scuse si chiedeva un nuovo appuntamento al quale non è stato dato tuttavia riscontro.

L’ufficio esercita la giurisdizione su otto Comuni con una popolazione complessiva di circa 70.000 abitanti e rappresenta un significativo sgravio di lavoro per l’Ufficio di Velletri, già congestionato, ed inoltre facilita la fruizione all’utenza che altrimenti dovrebbe percorrere decine e decine di chilometri, per raggiungere le sedi di Velletri o di Albano, tenuto anche conto della “giustizia di prossimità” che si sta promuovendo.

I Sindaci degli otto Comuni interessati esprimono forte disappunto sulla richiesta di chiusura che, inevitabilmente, creerebbe forte disagio ai cittadini.

Rappresentiamo l’impegno a supportare l’ufficio del giudice di pace di Segni secondo la convezione che proprio in questi giorni stiamo riformulando, per mantenere in vita questa storica struttura che opera da un secolo e mezzo nel territorio e custodisce una parte di memoria delle nostre comunità.

Certi di una favorevole valutazione di quanto qui rappresentato, chiediamo il non accoglimento della richiesta presentata dal Presidente f.f. del Tribunale di Velletri concernente la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Segni.

L’occasione è gradita per formulare i più distinti saluti.

I SINDACI DI: SEGNI, ARTENA, CARPINETO ROMANO, COLLEFERRO, GAVIGNANO, GORGA, MONTELANICO, VALMONTONE

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