I medici di Valmontone e Labico: così stiamo combattendo il coronavirus

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Il medico Giuseppe Lanna, referente dell’Unità di Cure Primarie di Valmontone e Labico, fa il bilancio di un anno di attività dei medici di medicina generale

Siamo ormai ad oltre un anno dall’inizio della comparsa dei primi casi di covid-19 a Valmontone. Nel mese di marzo ed aprile del 2020 i casi sono stati pochissimi: ciascun medico li poteva contare sulle dita di una sola mano. Poi con l’arrivo dell’autunno abbiamo avuto tanti nuovi casi, con file chilometriche davanti ai “drive in” della ASL per fare i tamponi.

1101 tamponi rapidi in quattro mesi per individuare 117 positivi al coronavirus

Per questo appena sono stati messi a disposizione i tamponi rapidi abbiamo dato la nostra disponibilità e nel periodo 01 dicembre – 31 marzo come UCP, per contrastare la pandemia, abbiamo eseguito 1101 tamponi rapidi individuando 117 positivi tutti confermati con tampone molecolare (10,6 per cento di tasso di positività). La conferma avviene in tempi brevissimi grazie alla collaborazione con il “drive in” della ASL ubicato, in collaborazione del Sindaco di Labico, di fronte la stazione di Labico, cui i pazienti positivi al tampone rapido accedono immediatamente.

Questo ha permesso di isolare subito i positivi, approntare la terapia nei casi necessari, testare i contatti e metterli in quarantena limitando i contagi e la diffusione del virus. La diffusione delle varianti brasiliana ed inglese ha portato ad un incremento tale dei pazienti contagiati che ad oggi si aggira, in totale, su numeri a 3 cifre per ogni medico, compresi i pazienti guariti. Un lavoro impegnativo che si va a sommare al contatto quotidiano con i positivi a domicilio ed all’attività ambulatoriale quotidiana che portiamo avanti.

La sfida è la vaccinazione di massa: attendiamo la Regione

Questa attività di testing senza liste d’attesa è stata ancora più importante nelle ultime settimane perché ha permesso di individuare subito i positivi e di indirizzare all’Ambulatorio di Palestrina i pazienti che avevano i requisiti per essere sottoposti alla terapia con anticorpi monoclonali.

Adesso la nuova sfida è la vaccinazione di massa. Abbiamo dato la disponibilità dalla fine di gennaio, aspettiamo e speriamo che la Regione ci fornisca dei vaccini in numero di dosi sufficienti per iniziare veramente la campagna vaccinale di massa.

Giuseppe Lanna
Referente UCP Valmontone-Labico

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