Green pass: cosa cambia da oggi e dove serve. Quarantena preventiva via

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Il decreto-legge del governo ha tolto alcuni obblighi. Fino al 30 aprile green pass base e super dovranno essere richiesti in molti luoghi

Da oggi non serve più il green pass per andare in banca, alla posta, in banca, nei negozi e nei musei e nelle biblioteche. Non serve nemmeno per prendere autobus, tram, metro e trasporto pubblico locale, dove però resta obbligo di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile. Escluso anche per le attività all’aperto dei servizi per la ristorazione e per le piscine (per chi vuole tentare). Per il resto delle attività rimane l’obbligo di green pass base o super.

Partiamo dal base. Ristoranti al chiuso, treni, aerei vorranno il base, che si può ottenere con vaccino o tampone negativo. Stesso discorso per lo stadio, e gli spettacoli teatrali all’aperto e i concerti all’aperto, dove rimane l’obbligo della mascherina. Serve il green pass base anche per consumare al banco di bar e simili. Stessa disciplina per concorsi pubblici, traghetti e pullman intra-regionali. Green pass base necessario anche per corsi di formazione pubblici e privati.

Rimane una lunga schiera di attività riservate ai supergreenpassati. Ad esempio: assistere agli eventi sportivi al chiuso, accedere a palestre e piscine (compresi spogliatoi e docce), centri benessere, sport di squadra e di contatto. Assistere a spettacoli al chiuso in cinema, teatri e sale concerti e altre attività. Anche per i centri ricreativi, culturali e simili è obbligatorio il super green pass, tranne che per quelli educativi per l’infanzia. Super green passa anche per le feste al chiuso conseguenti alle cerimonie civili o religiose. Per approfondire: clicca qui per il decreto-legge e le spiegazioni del Ministero della Salute.

Fine della quarantena preventiva

La modifica più rilevante che entra in vigore da oggi riguarda la quarantena preventiva: essa cesserà di esistere per chi entra in contatto con un positivo. Costui dovrà applicare solo il regime dell’autosorveglianza (mascherina FFP2 per 10 giorni dall’ultimo contatto, test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto). Chi invece risulta positivo dovrà stare a casa: in tal proposito è consigliabile contattare la Asl di riferimento per capire tempi e modalità.

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