“Non sussidi, ma formazione, lavoro e impresa” la ricetta di D’Ottavio per ripartire

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“Che senso ha dare un sussidio a un giovane? Meglio insegnargli un mestiere, potenziare le zone industriali e dare supporto alle imprese”

roberto d'ottavio
Roberto D’Ottavio

“Bisogna far ripartire la piccola e media impresa tramite la formazione e la creazione di nuove opportunità” è questa la “ricetta” di uno dei candidati di punta di Forza Italia per le elezioni regionali. Roberto D’Ottavio a Civitavecchia è assessore ai Lavori Pubblici e nella vita ha sempre fatto il manager e il dirigente d’impresa. Nella zona corre insieme a Tiziana Pepe.

“Per far ripartire le imprese – spiega D’Ottavio – è necessario investire sulla formazione. Perché chi vuole fare impresa deve essere supportato economicamente e va preparato dal punto di vista tecnico ed economico con corsi sulla gestione d’impresa. Parlando di formazione – prosegue -, penso anche a un grande piano di recupero e di investimento delle scuole superiori, che sono disastrate, e al miglioramento del trasporto pubblico, aumentando le corse e migliorando il parco veicolare pubblico”

“Poi, per favorire la creazione di posti di lavoro, va potenziato lo sviluppo delle zone industriali, come quella di Colleferro, con delle convenzioni verso le imprese che aprono nuove attività e che mettono a disposizione risorse nell’assunzione del personale. In quest’ambito la Regione può dare dei vantaggi nei primi tre anni, riducendo i costi”.

Di questi tempi ristoranti, commercianti, artigiani e imprese cercano lavoratori, ma non li trovano. Di fronte a questa situazione, alcuni pensano a potenziare il reddito di cittadinanza, anche con interventi regionali. Altri lo vogliono togliere del tutto. D’Ottavio sembra in una posizione intermedia, a seconda della situazione e dell’età dell’interessato.

“È giusto investire in chi rimane indietro, ma…”

“Un sussidio può servire a quelle persone che hanno perso l’impiego a 50-60 anni e non sanno come reinserirsi nel mondo del lavoro e magari hanno dei figli piccoli, che vanno a scuola, o un mutuo per la casa. In quei casi – afferma l’esponente di Forza Italia – è giusto investire nelle persone che rimangono indietro, così come nella disabilità”.

“Per chi invece ha bisogno di lavorare e per chi deve rientrare nel mondo del lavoro – aggiunge -, penso più a uno sgravio contributivo per facilitare l’assunzione oppure una formazione che insegni a fare un mestiere, come si faceva una volta”.

“Ai giovani è meglio insegnare un mestiere piuttosto che dare un sussidio”

“Oggi non c’è più un idraulico, un falegname o un elettricista. Che senso ha dare un sussidio a un giovane?” si chiede D’Ottavio. “Piuttosto insegniamogli un mestiere – prosegue -, che magari poi riesce a costruire un’impresa, ad assumere dei dipendenti e a crearsi una famiglia. A questo dobbiamo puntare, perché proprio dalle imprese piccole e medie e dagli artigiani è nata l’ossatura del nostro paese. Se invece ai giovani portiamo a casa il sussidio – conclude Roberto D’Ottavio – non facciamo altro che creare debito senza creare loro un’aspettativa di vita, a parte l’attesa della manna dal cielo.

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