Così il Comune di Lariano inizia a risparmiare circa 27 mila euro l’anno

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Dopo una complessa battaglia legale, Amministrazione comunale e Salaria Costruzioni 79 srl hanno raggiunto un accordo che porterà alla collettività un sensibile risparmio annuale

C’è voluto qualche anno ma il Comune di Lariano alla fine è arrivato a risparmiare diverse decine di migliaia di euro l’anno. Si tratta in questo caso della gestione del cimitero comunale, dato in concessione alla Salaria Costruzioni 79 srl nel 2004. Nel contratto firmato all’epoca, e ancora valido, è prevista una clausola per cui il Comune deve riconoscere alla società un contributo di 98 mila euro l’anno a copertura di una certa quantità di spese delegate dal Comune alla società.

Fino al 2016 la società ha presentato fatture con adeguamenti annuali, intorno ai 4 mila euro. L’adeguamento negli anni precedenti era riconosciuto dal Comune. L’interpretazione della clausola contrattuale è stata rivista nel 2016, quando la società ha presentato una fattura da 147 mila euro iva compresa. L’Amministrazione ha ritenuto di non dover corrispondere l’adeguamento, non liquidando la fattura presentatale.

La vicenda giudiziaria

Ne è nato un contenzioso legale. La società ha fatto ricorso al Tar, ottenendo un decreto ingiuntivo, che è stato opposto dal Comune. La vicenda giudiziaria ha preso quindi una piega particolare. Il Tar ha infatti rimandato la competenza ad un collegio arbitrale, e quindi al Tribunale Civile. Il Comune ha fatto appello al Consiglio di Stato. Quale che fosse l’esito del procedimento di fronte al giudice amministrativo, ne sarebbe nato un contenzioso lungo. In questa fase le parti si sono accordate con buonsenso prima ancora che il Consiglio di Stato si pronunciasse.

In questi giorni è stata infatti firmata una transazione tra il Comune e la Salaria Costruzioni 79 srl. Il primo rinuncia a rivalersi, anche in autotutela, sulle somme versate fino al 2016. La seconda ha accettato di incassare, dal 2016 in poi, non più dei 98 mila euro più IVA, concordemente considerati come contributo fisso ed invariabile. Il Comune avrebbe potuto chiedere indietro anche le somme già versate? Difficile per tre motivi: la complessità del contenzioso; la validità del decreto ingiuntivo; il riconoscimento delle somme avvenuto per diversi anni. Con l’accordo invece il Comune inizia a risparmiare circa 27 mila euro l’anno (inclusa l’IVA che per l’ente è un costo). Una transazione che effettivamente è nell’interesse di tutte le parti.

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