Lariano, la storia: salvato dal defibrillatore e dal gioco di squadra

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Non sempre un defibrillatore è a portata di mano: giovedì scorso c’era e ha salvato una vita, grazie anche a un “gioco di squadra”

defibrillatore protezione civile santarsiero lariano

La storia che vi stiamo raccontando non è di ieri. È di qualche giorno fa. Per la precisione di giovedì scorso, ma vale la pena raccontarla anche se non è quasi più attuale. Un uomo di 51 anni di Lariano è stato salvato grazie a un defibrillatore della Protezione civile “Santarsiero” e da un intervento congiunto di diverse persone. Il luogo della scena: Colle Fiorentino.

Sono le 23.45 circa. La “Cellittata Larianese” ha registrato molte presenze ma è tardi e si comincia a chiudere. La Protezione civile “Santarsiero” di Lariano è ancora lì. L’equipaggio dovrebbe smontare e riportare in sede l’ambulanza ma decide di fermarsi altri cinque minuti, per fare due chiacchiere. La pattuglia dei carabinieri di Lariano è sul posto.

Mentre tutti si godono la serata, due ragazze vanno verso i volontari della Protezione civile. “C’è una donna che urla e che chiede aiuto” dicono. I carabinieri di Lariano partono subito. Direzione: una casa vicina. Poi arrivano i volontari, tra cui Rachele Latini, che portano con sé il defibrillatore che nell’ambulanza non manca mai.

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Qualcuno smonta una grossa porta d’ingresso e intanto viene allertato il 118. Prima ancora dell’Ares intervengono quattro infermieri (due della stessa “Santarsiero”): Simone Iannotti, llenia Pantoni, Enrico Romaggioli e Pina Battisti. Iniziano a praticare il massaggio cardiaco al cinquantunenne. La situazione è critica. Dal defibrillatore partono cinque scariche.

Ci si rende conto della gravità dello stato di salute dell’uomo. Così si chiama in causa chi può fare di più. Si sceglie il medico responsabile della stessa Protezione civile “Santarsiero”: Gianluca Casagrande Raffi. Qualcuno lo va a cercare e lui arriva per fare il suo dovere.

Quando il 118 si presenta, il necessario è fatto. L’uomo viene portato al pronto soccorso e poi in un ospedale romano per essere operato. A salvare il larianese è stato un mix di fortuna e di bravura. La fortuna: il defibrillatore, che era prontamente disponibile, e l’intervento congiunto del personale sanitario presente. La bravura: il gioco di squadra della “Santarsiero”.

Ora l’associazione di protezione civile vuole fare di più. In passato, a partire dal 2015, ha donato al comune e distribuito a Lariano sette defibrillatori. Ora sta pensando di dotare di una strumentazione stabile anche Colle Fiorentino e Colle Cagioli. Così anche quelle due frazioni saranno cardioprotette. E per questo non può che essere sostenuta perché un defibrillatore sempre disponibile, come si è visto, può fare la differenza tra la vita e la morte.

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