Coronavirus: a Lariano la maggior parte dei positivi legata a strutture sanitarie e per anziani

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Le prime famiglie contagiate avrebbero ormai superato il virus che è stato isolato dalla comunità. La maggior parte dei nuovi contagi sarebbero legati a strutture sanitarie e non a contatti tra famiglie e infatti scendono le quarantene preventive

Lariano conta ancora oggi 18 persone positive al coronavirus, di cui tre ricoverate. A differenza di quanto è avvenuto in passato ad Artena, dove le catene di contagio erano attive tra le famiglie, ora a Lariano si assiste a una dinamica molto diversa. Una dinamica che non ha niente a che fare con le ipotetiche uscite di casa e gli incontri tra famiglie. Cerchiamo di spiegarvi il perché.

Da quanto ci risulta, le persone e le famiglie che inizialmente erano risultate positive al coronavirus Sars-cov-2 (covid-19) avrebbero quasi tutte superato la malattia, alcune pagando il prezzo più alto. Qualche persona rimane ancora tra i positivi in attesa che la Asl Roma 6 faccia i tamponi di controllo. Quando saranno fatti i tamponi, tra qualche giorno, anche il numero di guariti potrebbe aumentare sensibilmente.

Ciò che però più conta è la dinamica delle catene di contagio. Da quanto ha fatto sapere il Comune, delle 18 persone attualmente positive ben sette starebbero in case di riposo. Altre sei sono operatori sanitari attivi in strutture sanitarie dei Castelli Romani. È significativo notare che tra i due positivi in più rilevati ieri c’è un operatore sanitario e un anziano domiciliato in una struttura per anziani.

Ciò significa che la maggior parte dei casi che si stanno registrando sono legati esplicitamente al mondo delle RSA o delle comunità alloggio per anziani. Situazioni che sono quindi circoscritte e isolate, con pochi collegamenti sociali con la comunità. Significativa è infatti la discesa delle quarantene preventive, ora passate a 12.

Pare quindi fondato dire che quarantene preventive e isolamenti domiciliari, seguiti da tamponi, in questo mese e mezzo hanno permesso si isolare il virus che inizialmente circolava tra famiglie, impedendogli di circolare nella comunità. Ora la cittadina sta “pagando” le ripercussioni della situazione nelle grandi RSA castellane o di piccole realtà locali, su cui Asl e Regione Lazio stanno intervenendo con misure apposite.

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