Ascenzi rimuove l’incompatibilità… e anche qualche evento politico

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Il consigliere comunale di Lariano fa sapere di aver pagato il debito che era causa d’incompatibilità con la carica

natalino ascenzi lariano

“Sono riuscito a saldare questo benedetto debito in un’unica soluzione”. Così il presidente del Consiglio comunale di Lariano, Natalino Ascenzi, comunica di aver risolto i motivi d’incompatibilità che la legge stabilisce per la carica di consigliere comunale.

Il consigliere ha spiegato di aver avuto debiti col Comune e con l’Erario. Ha scritto che aveva fatto una rateizzazione che comprendeva sia il debito col Comune che con lo Stato. Siccome la pendenza del debito è motivo d’incompatibilità legale con la carica (sollevata in Consiglio), per rimanere al suo posto il consigliere ha dovuto saldare il debito rimanente.

Tutto ciò si può leggere in un lungo post che trovate cliccando qui. Dopo aver spiegato il tutto, Ascenzi ha quindi attaccato l’opposizione, rea di aver sollevato la questione in Consiglio comunale. Aggiungendo, non avendo memoria del passato, che “è la prima volta nella storia di Lariano che l’opposizione solleva una tale questione nei confronti di un eletto”. “Avrebbero potuto farmi una telefonata per capire la situazione” ha anche argomentato su Facebook. Insomma, secondo Ascenzi, si sarebbe dovuto passar sopra l’incompatibilità prevista dalla legge.

Eppure c’è una cosa che manca alla narrazione. Possibile che l’opposizione abbia avuto accesso ai dati delle rateizzazioni fatte anche con l’Erario? Oppure l’arcano è ben più semplice? Una possibilità c’è: ogni consigliere comunale prima di insediarsi deve presentare una dichiarazione in cui attesa l’assenza di motivi di incompatibilità. In questa vicenda pare allora più probabile che sia stato proprio Ascenzi a dichiarare la propria posizione al Comune. Anche perché, altrimenti, sarebbe incorso in false dichiarazioni, come sta avvenendo per alcuni ex consiglieri comunali di Anzio.

I precedenti su incompatibilità e incandidabilità

La vicenda che si sta svolgendo a Lariano, e che dovrà tornare necessariamente in consiglio comunale, non è una novità nel panorama politico di Lariano, nonostante quel che dica Ascenzi. In passato membri dell’attuale maggioranza di governo di Lariano (attuale sindaco compreso) sollevarono dubbi sulla compatibilità del sindaco Maurizio Caliciotti col suo ufficio.

Lo fecero per ben due volte. Una volta chiedendogli di mostrare eventuali contratti con l’istituto di credito in cui lavorava in passato. Un’altra presentando una mozione – respinta dal Consiglio – che contestava proprio la presunta incompatibilità di Caliciotti (rileggila qui).

Vicende simili sono avvenute anche nei dintorni. A Velletri parte dell’opposizione fece lo stesso non appena fa eletto Orlando Pocci. Per dichiarare la decadenza del sindaco veliterno, addirittura ci fu una causa al Tribunale di Velletri, che però diede ragione a Pocci. Così sia a Lariano sia a Velletri eccezioni simili sono sempre sfociate in un nulla di fatto.

Non così ad Artena, dove le opposizioni sono state più incisive. Anni fa il consiglio artenese era diviso in più opposizioni. La Prefettura segnalò l’incandidabilità di un consigliere comunale, che era stato eletto dopo aver concorso come candidato sindaco. Dopo una prima votazione senza esito in Consiglio, si arrivò a un’azione popolare e il Tribunale dichiarò la decadenza del consigliere.

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