Toy story 4- Una serata al cinema

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Toy Story 4    Stelle: 4 su 5   Genere: Animazione   Durata:100 minuti Cinema:Colleferro

Dopo che Andy è cresciuto e ha regalato i suoi storici giocattoli: Woody, Buzz  e il resto della “banda” vivono sereni con Bonnie. La bambina nel corso del tempo ha accantonato alcuni giocattoli di Andy, tra cui Woody. Il buon Cowboy rimane spesso in disparte. Ma nonostante tutto, Woody tiene immensamente alla bambina, tanto da intrufolarsi nel suo zaino per accompagnarla nel suo primo giorno d’asilo.
Bonnie durante la sua prima lezione, grazie anche all’aiuto segreto di Woody, costruisce un nuovo giocattolo: Forky.

Quando Woody torna, presenta il nuovo giocattolo a tutti. Tutta la famiglia di Bonnie parte per un viaggio, la bambina porta con sé tutti i suoi giocattoli, compreso Forky, a cui tiene moltissimo.

Ma il nuovo giocattolo durante il viaggio cerca continuamente di scappare, Woody fa di tutto per non far “evadere” il giocattolo e fargli capire quanto sia importante per la bambina averlo vicino. Tutto inutile, Forky salta dal camper, Woody gli corre dietro. Da qui partiranno molteplici avventure che cambieranno per sempre le sorti di Woody e del resto della ciurma.

Il regista John Lasseter, pilastro della pixar e creatore del brand, torna per chiudere una volta per tutte la saga, dopo i tre precedenti  film. Ancora una volta la saga si attesta su livelli altissimi e non teme confronti con il passato. Questa volta il tema principale è il cambiamento e i passaggi di consegna.

Woody sin dall’inizio del film, continua  interperrito nella sua missione: far felice la sua bambina. L’obbiettivo di Woody,seppur nobile, si scontra con gli affetti e mette in pericolo la propria incolumità personale. Tramite questo concetto, il film riesce a trarre importanti riflessioni ed è uno dei motori trainanti della nuova fatica Pixar.

Ottimi i nuovi personaggi, soprattutto Gabby Gabby, una bambola con un errore di fabbricazione che vuole impossessarsi a tutti i costi del riproduttore vocale di Woody; poiché senza di esso nessuna bambina vuole giocare con lei. Anche qui difficile stabilire se il personaggio sia malvagio, anche qui le sfumature sono ben visibili, niente è completamente giusto o sbagliato.

Le molte scene divertenti faranno sicuramente divertire i bambini ma non solo, grandiose anche le scene d’azione, ripetute e mai noiose.

Fenomenale la fotografia, con bellissime scene in chiaroscuro, soprattutto nelle scene nel negozio: seconda chances,davvero bellissime. La bellezza dell’immagine non è da meno neppure nel resto del film, come ad esempio nel luna park, con colori accesi e ammalianti.

Consiglio la visione, Toy Story torna in grande stile, senza mai cedere il passo o far leva eccessivamente sulla nostalgia, affronta il cambiamento e la fine solo per trarre insegnamenti ai più piccoli e con chi ha avuto il piacere di crescere vedendo questa bellissima saga.

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