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La notizia del quotidiano romano ha colpito Colleferro. I legali di Vecciarelli: “Ha già dimostrato la completa estraneità ai fatti”
Stamattina a Colleferro non si parlava che di due cose. L’arresto di un dipendente comunale e il coinvolgimento del Gen. Enzo Vecciarelli in un’indagine della Procura di Roma. Il generale colleferrino è il Capo di Stato Maggiore della Difesa e per questo orgoglio di Colleferro.
Così quando stamattina, sul Messaggero in edicola e sul sito, è uscito che risulterebbe coinvolto in un’indagine di corruzione, la cosa è diventata il tema del giorno in piazza. Secondo quanto riporta il quotidiano romano, con dovizia di particolari, la vicenda risale a qualche mese fa. Il nome del generale è spuntato fuori nell’indagine denominata “Minerva”, come la dea della guerra, e non il consorzio che gestisce i rifiuti.
Il generale è stato prima ascoltato dal Pm e poi ha chiesto lui stesso di essere di nuovo sentito dalla Procura. “Nel corso degli incontri con i magistrati – spiegano i legali del generale, Federica Mondani e Giuseppe Falvo – il generale Vecciarelli ha ampiamente risposto a tutte le domande dimostrando, con corredo di cospicua documentazione, la sua completa estraneità rispetto ai fatti contestati e come non abbia mai ricevuto alcun provento o utilità illecita nello svolgimento delle proprie funzioni”.
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