Oggi si discute il futuro della gestione dei tributi comunali di Artena

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La maggioranza propone di esternalizzare l’ufficio

Il Consiglio comunale di Artena

Oggi è un giorno particolarmente importante per il futuro della gestione dei tributi comunali di Artena. La maggioranza che governa la città poterà infatti in Consiglio l’adesione dal CEP. Si tratta di un Consorzio di Enti Pubblici con sede a Palestrina al quale l’Amministrazione intende dare la gestione di tasse e tariffe. Questa mattina si discuterà l’acquisto delle quote del Consorzio e del conferimento della “gestione delle entrate comunali (tributarie e patrimoniali) e della riscossione coattiva” e di tutte le “attività e funzioni connesse”.

Il Consiglio comunale che dovrà discutere il punto è convocato per le ore 13 e si preannuncia una discussione serrata. Alcuni punti del contratto di servizio, infatti, sembrano non convincere del tutto qualche esponente della maggioranza. Mentre le opposizioni sarebbero nettamente contrarie. Tra i punti critici ci sarebbe la convenienza dell’operazione: da quanto apprendiamo, i servizi resi dal Consorzio costeranno al Comune il 4 percento delle riscossioni della TARI ordinaria; il 25 percento dell’incassato sugli accertamenti; il 25 percento per la gestione della Tosap; 50 mila euro per la gestione dell’IMU.

Le criticità e i possibili vantaggi da discutere

La convenienza dell’operazione starebbe, secondo chi la sostiene, nel conferire alla società tutte le operazioni e i costi che sono di competenza dell’ufficio, comprese quelle di riscossione coattiva e di opposizione in caso di ricorsi alla Commissione Tributaria. Vi sarebbe poi un risparmio sugli stipendi dei dipendenti comunali stimato in 145 mila euro: non è chiaro però se la società rileverà tutti e 4 i dipendenti o se alcuni di essi saranno trasferiti ad altro ufficio (in tal caso il risparmio sarebbe minore). Una relazione sulla convenienza dell’operazione calcola che il Comune pagherà ogni anno 236 mila euro circa e ne risparmierà 255 mila euro. Ma anche su questi numeri ci sarà battaglia in Consiglio.

Infine rimane il dubbio della gestione del pubblico: è da capire se per gli artenesi vi sarà quotidianamente uno sportello aperto in Comune oppure se gli orari di apertura al pubblico saranno ridotti. In ogni caso parrebbe che il contratto di servizio in discussione sia di cinque anni e il Comune non potrà recedere prima del terzo anno. Per gli appassionati che vogliono approfondire il tema l’appuntamento è alle 13 in Consiglio comunale.



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