Biometano di Artena: la “partita” è ancora aperta. Il Comune che farà?

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Manca ancora un atto per rendere efficace l’autorizzazione della Biometano di Artena. E c’è anche tempo per fare ricorso

La “partita” sulla Biometano di Artena non è ancora chiusa. Nonostante alcune notizie pubblicate di recente farebbero pensare altrimenti, l’autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione Lazio non è ancora efficace. A dirlo non siamo noi, ma lo stesso atto amministrativo datato 1 dicembre 2023 e pubblicato il 14 dicembre scorso. La determinazione infatti afferma:

di stabilire che l’efficacia della presente determinazione A.I.A. è subordinata all’emissione del formale riscontro alle verifiche di ottemperanza come disposto nei procedimenti di VIA n. G10770 del 28/07/2017 (come aggiornata con Determinazione n. G07147 delPagina 12 / 157 Atto n. G16096 del 01/12/2023 27/05/2019);

In sostanza, per avere il via libera formale, l’azienda dovrebbe dimostrare alcune cose alla Regione. Si tratta, ad esempio, di dimostrare che l’impianto sarà a sostegno del settore agricolo. Ciò era richiesto nel provvedimento di ottemperanza di qualche anno fa, che è stato richiamato dalla recente autorizzazione.

Ma non basta. Come ha insegnato il Comune di Cori impegnato nella battaglia contro l’ampliamento dello stabilimento Fassa Bortolo, se ci sono i margini è possibile fare ricorso al Tar e vincere. Contro l’AIA condizionata rilasciata alla Biometano del Colubro c’è ancora tempo: almeno altri 30 giorni. Il Comune di Artena, che ha sempre detto un formale “no” all’impianto, potrebbe fare come il Comune di Cori? Oppure preferisce tirare i remi in barca? E il Comune di Lariano? Magari gli avvocati che hanno vinto al Tar contro Fassa potrebbero consigliare entrambe le Amministrazioni…

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