Artena, Granaio: le associazioni pagheranno. Il regolamento ritocca anche i matrimoni

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Associazioni, attività e istituzioni dovranno pagare, salvo apposita concessione della Giunta comunale di Artena

granaio borghese artena

Per le associazioni e i privati che a lungo hanno organizzato eventi di ogni tipo nel Granaio Borghese cambiano le regole. Con un regolamento pubblicato ieri sul sito del comune, il Consiglio comunale ha stabilito che per usare le sale del Granaio bisognerà pagare. Lo stesso regolamento, approvato dalla maggioranza il 30 giugno, stabilisce anche i costi per i matrimoni civili.

Il regolamento (clicca qui per leggerlo) prevede un costo di 80 euro per le attività previste per dibattiti, conferenze, assemblee, saggi, concerti e simili senza scopo di lucro (e corsi di formazione) che si tengono tra le 9 e le 14 o tra le 15 e le 20 (120 euro se si tengono dalle 9 alle 20). Nella sala Prosperi si potranno realizzare anche feste private. In tal caso la tariffa è di 400 euro (orario 16-24) o 600 euro (orario 10-24). Se le iniziative sono commerciali, il prezzo andrà dai 500 ai 700 euro.

L’autorizzazione all’uso degli spazi passa alla competenza del responsabile del servizio, sveltendo così le procedure. Ma al Giunta avrà il potere di abbonare il pagamento della sala a chi riterrà.

Duecento euro per sposarsi al Granaio

Sposarsi ad Artena costerà 200 euro se si è residenti, 250 se non si è residenti. In consiglio comunale gli esponenti della maggioranza hanno rivendicato la decisione, sottolineando che in altri comuni il costo dei matrimoni civili è maggiore. Ma in proposito c’è anche da evidenziare che il Presidente del Consiglio comunale, Alfonso De Angelis, ha notato che un innalzamento del costo dei matrimoni potrebbe comportare “la possibilità che qualcuno se ne va da un’altra parte”.

D’altra parte perché gli artenesi dovrebbero pagare addirittura 3-400 euro in più per sposarsi nel fastoso e cinquecentesco Palazzo Chigi di Ariccia (lì la tariffa per i residenti è di 150 euro e 5-600 per i non residenti) o 100 euro in più per la sala degli specchi del Comune di Frascati (che è in dissesto e ai residenti chiede 150 euro – ai non residenti 300 euro) e non pagare appena 200 euro per sposarsi al Granaio Borghese, dove non c’è alcun problema di spazio o di accesso per i disabili grazie a un ascensore funzionante da anni? Sarcasmo a parte, pare evidente che gli effetti delle condizioni delle casse comunali si sentiranno anche sui nubendi.

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