Artena, domiciliari confermati. Ecco i fatti che hanno portato agli arresti

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Questa mattina alcuni degli indagati sono andati davanti al GIP di Velletri. Nell’ordinanza ci sono 33 ipotesi di reato, di cui: 14 riguardano i verbali emessi a seguito dei controlli con l’autoscan, 4 attengono alla formazione del bilancio di previsione 2018-2020, 3 si riferiscono a due concorsi, 6 interessano l’affidamento di lavori pubblici

Trentatré ipotesi di reato emergono dalle indagini del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Colleferro denominata “Operazione Feudo”. Sono quelle riportate dall’ordinanza di custodia cautelare firmata la scorsa settimana dal GIP di Velletri. Gli interrogatori di garanzia sono iniziati questa mattina presso il Tribunale di Velletri, dove il sindaco, l’assessore e l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune sono andati con le proprie autovetture e accompagnati dai propri avvocati.

All’uscita nessun commento. Sono state depositate delle memorie? “Abbiamo fatto quel che dovevamo” è stato il commento dell’avvocato Maurizio Frasacco, stamattina difensore del sindaco e dell’assessore. Da quanto apprendiamo, il sindaco avrebbe deciso di nominare un nuovo legale nella persona dell’avv. Ferrandino, e per questo potrebbe essere sentito di nuovo dal GIP nei prossimi giorni. Il Giudice per le Indagini Preliminari per ora non ha revocato le misure cautelari, che quindi sono ancora efficaci.

Quali sono i fatti che hanno portato alla custodia cautelare

Le trentatré ipotesi di reato elencate nell’ordinanza, che dovranno essere provate in giudizio, riguardano sette argomenti diversi: la formazione del bilancio di previsione 2018-2020; la valutazione di un ex dipendente in pensione; due concorsi pubblici; alcuni lavori pubblici, tra cui il Palazzetto dello Sport; la vicenda del “patto di fine consiliatura” di cui abbiamo già parlato; la gestione dei verbali relativi al Codice della Strada; la gestione di alcune pratiche di condono da parte di un tecnico esterno. Tutto è iniziato sul bilancio, con le prime attività investigative che risalgono al giugno 2018, e poi si è allargato a macchia d’olio. Indipendentemente dalle valutazioni che faranno i magistrati, quello che segue ha un chiaro interesse pubblico e una certa rilevanza politica.

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