Artena, Angelini dà la stura al processo mediatico

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Il sindaco di Artena, dopo mesi silenzio stampa, è apparso in un’intervista video leggendo alcune parti dei documenti processuali che lo riguardano

felicetto angelini artena

Felicetto Angelini torna all’attacco. Erano anni che il sindaco di Artena non rilasciava interviste. Dopo l’avvio dell’inchiesta giudiziaria aveva parlato soltanto in un comizio in piazza in cui aveva velatamente criticato l’operato della magistratura. Poi, durante la successiva udienza, si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ieri è tornato a parlare in un video diffuso su Facebook, rispondendo alle domande di Manuel Mancini della testata “Notizie del Cuore”.

Nell’intervista il sindaco ha fatto dichiarazioni sul comportamento degli ex consiglieri comunali di opposizione, accusandoli di aver fatto continue denunce, e su quello tenuto dai consiglieri di maggioranza. Inoltre ha ringraziato il commissario prefettizio per quanto fatto ad Artena e l’ex vice sindaco Loris Talone prima che fosse sospeso di diritto dalla Prefettura.

Come nel suo stile, Angelini ha pronunciato parole nette e taglienti, che aprono a possibili nuove polemiche. E poi, soprattutto, ha dato la stura alla trasformazione del processo “Feudo” in “processo mediatico” pubblico. Fino ad ora, infatti, nessuno aveva pensato di declamare pubblicamente il contenuto delle intercettazioni alla base dell’inchiesta giudiziaria.

Invece il sindaco ha deciso di leggerne in video (vedilo qui) alcune parti. E non è escluso che altri a questo punto seguano il suo esempio. Nelle dichiarazioni Angelini ha attaccato di nuovo la dottoressa Federica Gatta, secondo lui firmataris della denuncia che ha dato il via al processo e che è parte civile nel procedimento. Tuttavia durante il processo uno dei carabinieri che hanno indagato ha dichiarato che l’indagine era iniziata di iniziativa e che i militari hanno sentito la Gatta solo in un secondo momento. Infine Angelini ha citato in tale attacco l’ex consigliere comunale Fabrizio De Castris.

C’è di più. Il sindaco ha letto una parte dei capi di accusa che lo riguardano. In particolare, la concussione (secondo la Procura avrebbe costretto la Gatta – che riteneva in pre-dissesto il bilancio comunale – a trasferirsi a Rignano Flaminio per fare arrivare ad Artena Gianluca Petrassi), affermando che il comune all’epoca non era in una situazione pre-dissesto. E aggiungendo che rifarebbe tutto questo messo in atto.

Pur non menzionando l’ipotesi di reato di tentata concussione contro la Gatta dopo il trasferimento a Rignano, quella di corruzione in merito a un accordo con il consigliere comunale Armando Conti ritenuto illecito dalla Procura e quella di turbata libertà di scelta del contraente per aver influito – illecitamente secondo la Procura – sugli uffici in merito al procedimento di formazione di alcuni bandi di concorso e di gara, il sindaco ha dichiarato che né lui né altri imputati “hanno preso un solo euro”.

Del processo “Feudo” non si parlava da tempo. Nelle ultime udienze sono stati sentiti come testimoni Adolfo Mele circa il ruolo Armando Conti in alcune iniziative politiche, l’ex sindaco di Lariano Maurizio Caliciotti sui rapporti con la dottoressa Gatta, e un consulente di parte. Infine il collegio giudicante del Tribunale di Velletri ha calendarizzato le prossime udienze, fissando la requisitoria della Procura e le arringhe delle difese per dicembre. È quindi probabile che la sentenza arrivi per la fine dell’anno.

Aggiornamento – La replica di Angelini

Il sindaco Felicetto Angelini ha commentato questo articolo con un post su facebook, che riportiamo di seguito.

Purtroppo il processo mediatico Feudo è nato ben due anni e mezzo fa’ quando giornali, media e TV riportarono con grande risalto un profluvio di accuse senza però mai scendere nello specifico dei singoli reati. Sarebbe stato più giusto e più corretto farlo. Io ho solo risposto, con qualche piccolo esempio, a provocazioni ripetute comparse sui media. Tengo inoltre a precisare che nel corso dell’assemblea pubblica del marzo scorso non solo non vi è stata alcuna critica, neppure velata, nei confronti della magistratura ma è stato ribadito, in maniera netta e chiara, la profonda fiducia nella Giustizia italiana.
Tanto dovevo. Buona serata

Felicetto Angelini
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