Aimati al ventesimo libro sulla storia di Artena

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Durante la manifestazione che si è tenuta al Granaio è intervenuto Giorgio Colangeli e altri personaggi di Artena

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Domenica Vittorio Aimati ha presentato il suo ventesimo libro su Artena. Quest’ultimo si intitola “Origine delle famiglie locali e dei soprannomi”. Al centro della pubblicazione ci sono appunto le origini delle famiglie di Artena. Il lavoro parte dalle famiglie primigenie, quelle cioè che hanno fondato la Montefortino medievale. Molte di loro oggi sono scomparse ma alcune, Bruni e Riccardi, ad esempio, sono ancora presenti sul territorio.

Il lavoro prosegue con le origini di ogni famiglia che si è susseguita a Montefortino/Artena fino ai nostri giorni. A compendio del lavoro di Aimati ci sono due ulteriori capitoli. Uno riguarda l’etimologia della parola “capocotto”, che oggi si usa per etichettare coloro che abitano nel Centro Storico di Artena, anche se l’origine è del tutto diversa e indica le famiglie che hanno subìto l’incendio di Montefortino nel 1557. L’altro capitolo descrive i soprannomi con cui sono conosciute alcune famiglie e le origini di tali soprannomi.

Alla manifestazione, oltre all’autore, ha partecipato Sandro Palone di Esso Chissi, Alberto Talone, Roberto Botteri e Benito Talone del gruppo di Montefortino e i dodici ragazzi del servizio civile universale inseriti nel progetto “Artena per i beni culturali”, che hanno curato l’evento. A loro è stata affidata la presentazione in cui hanno spiccato Chiara Saba e Caterina Campagna.

Miraugusta Bucci, Lucrezia Talone, Leonardo Cerronis ed Edoardo Aimati, hanno raccontato la storia di Artena attraverso poesie, musiche e suoni che hanno coinvolto il numeroso pubblico. Alla manifestazione ha presenziato l’attore Giorgio Colangeli, che nel suo intervento si è mostrato positivamente sorpreso per quanto aveva visto e per la manifestazione. Ha ringraziato la città di Artena per l’affetto che gli ha sempre testimoniato e ha stimolato l’amministrazione pubblica a perseguire progetti che diano visibilità culturale e turistica alla città.

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