“Sono rimasto scioccato”: il retroscena dell’addio di Gentili e la candidatura a sindaco

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Gentili: “Col Nuovo Arcobaleno vogliamo una politica di pace e di speranza”. I retroscena sul PRG e l’urbanizzazione della 167 di Valmontone

marco gentili candidato valmontone
L’intervento di Marco Gentili

Tutta l’opposizione ha lanciato la candidatura a sindaco di Valmontone di Marco Gentili. Lo ha fatto qualche giorno fa in un’assemblea pubblica in cui l’ex assessore all’Urbanistica del comune di Valmontone ha svelato i retroscena che lo hanno portato ad uscire dalla maggioranza. Si tratta di questioni politiche di interesse generale che Gentili ha raccontato in pubblico. Riguardano alcune decisioni sull’urbanistica che, secondo il candidato, sono state prese alle sue spalle.

Il paragone: “Colleferro cresce perché il sindaco ha guardato avanti”

Ma il primo intervento pubblico di Gentili come candidato sindaco ha riguardato anche il programma del suo “Nuovo Arcobaleno”. Una coalizione che vuole attuare “una politica di pace e di speranza per i cittadini”. Come? Uno degli esempi portati da Gentili è quello del Comune di Colleferro.

“Sono un po’ invidioso, nel senso buono, di vedere Colleferro crescere – ha affermato il candidato sindaco -, che diventa capitale europea dello spazio, che attrae investimenti privati e realizza progetti studiati venti anni fa da altre persone che erano candidate contro l’attuale sindaco. Sanna è stato bravissimo perché non ha fatto una questo politica del benessere della città”.

“Ha guardato avanti – ha proseguito Gentili -, ha chiuso accordi e creato posti di lavoro e ricchezza per la città. Dal punto di vista delle bellezze naturali noi saremo sempre centomila volte sopra, ma Colleferro sta diventando una città pulita, ordinata e ben amministrata. Valmontone sarebbe dovuta essere invidiata, nel territorio, come lo è ora Colleferro”.

Il retroscena sul piano regolatore di Valmontone

Ma veniamo ai retroscena. “Ho provato fino alla fine a recuperare il rapporto con Libera Valmontone, ma ho capito che non era possibile” ha detto Gentili, che si è sentito “offeso a livello personale” perché in sua assenza è stata annullata la gara per la revisione del piano regolatore. “Sono rimasto scioccato – ha affermato – e ho fatto una guerra contro quella delibera perché la città stava aspettando la nuova variante dal 1970″.

…e sulla Zona 167

E perché non se n’è andato subito dalla maggioranza di Latini? Ha risposto lui stesso durante l’incontro pubblico. “Avevo deciso di ingoiare il rospo fin quando non fossi riuscito a chiudere l’accordo con il consorzio della 167, per far partire i lavoro di urbanizzazione primaria sul primo lotto. Ero riuscito a portare a casa un accordo ben definito – ha aggiunto -, che però, come la tela di Penelope, è stato tessuto fino a sera e la mattina è stato disfatto. A quel punto me ne sono andato senza rancori personali”.

Poi c’è stata la vicenda che ha costituito la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Sulla Zona 167 ho sempre pensato che fosse meglio una brutta verità che una bella bugia ha spiegato Gentili. “A luglio il sindaco annunciò che entro novembre sarebbero partiti i lavori di urbanizzazione della 167. Io dissi che se ci sarebbe riuscito il merito sarebbe stato solo il suo – ha proseguito l’ex assessore -, ma siccome non vedevo che c’erano i tempi per realizzare quel che diceva il sindaco, dissi che non potevamo andare raccontare una bugia ai cittadini. Quello è stato il litigio finale”.

“Hanno fatto una scelta politica e bisognerà annullare la gara”

“Al 4 febbraio i lavori non sono ancora iniziati – ha detto Gentili – ed è stato detto che i lavori inizieranno tra 15 giorni, ma non è vero. E infatti l’assistente al Rup [responsabile unico del procedimento ndr] ha dato le dimissioni da tutti gli incarichi perché, a fronte della procedura di gara che è stata consigliata dal tecnico, qualcuno ha pensato di percorrere un’altra strada, nonostante io avessi detto che non si poteva fare. Andando avanti su quella decisione politica – ha aggiunto l’ex assessore – bisognerà annullare la gara e ricominciare tutta la procedura che prevede almeno altri 60-90 giorni per la sola gara. Si arriverà a giugno senza veder iniziare i lavori“.

L’attacco: “Sullo stralcio delle cartelle, valmontonesi cittadini di serie B”

Durante la giornata non sono mancati gli attacchi sulle scelte politiche in corso. In particolare sulla decisione di non aderire allo stralcio delle sanzioni e degli interessi sulle cartelle fino a mille euro disposto dal parlamento. “Da cittadino di Valmontone mi sento di serie B, perché non si viene incontro ai cittadini in questo modo” ha detto Gentili.

marco gentili valmontone

Le proposte per i primi cento giorni di governo a Valmontone

“Vogliamo rimettere la città al centro della provincia di Roma e abbiamo delle possibilità enormi per poter ragionare con i privati” ha affermato il candidato sindaco del Nuovo Arcobaleno. “Rimango allibito quando vedo che una città prende 1,6 milioni di euro per l’efficientamento energetico – ha dichiarato il candidato – quando da sette-otto anni a questa parte abbiamo almeno 15-20 progetti fatti da grandi società che dicevano al comune di Valmontone che avrebbero fatto loro l’investimento. Non l’abbiamo fatto, abbiamo preso un mutuo e francamente non ho ancora capito quando inizieranno questi lavori”.

L’intitolazione del Valmontone Hospital ad Angelo Miele

I project-financing secondo Gentili vanno utilizzati e “dovranno essere uno strumento importante per fare investimenti con i soldi degli altri”. L’esempio? Il Campo dei Gelsi. Nei primi cento giorni, se vincerà le elezioni, prevede anche degli atti simbolici: “Ritengo doveroso intitolareil Valmontone Hospital al signor Angelo Miele: è una promessa che è stata fatta e che ad oggi non è stata mantenuta”.

Un regolamento sui contributi alle associazioni

E poi sui contributi alle associazioni: “Nei primi trenta giorni bisognerà fare un regolamento certosino per i contributi che il comune eroga a qualsiasi associazione perché i contributi a pioggia non funzionano. Non mi pare giusto – ha dichiarato Gentili – che chi fa volontariato debba stare a perorare una causa o debba avere un referente per avere un contributo”.

“Il regolamento dirà che le associazioni regolarmente registrate – ha affermato il candidato sindaco –, che svolgono certe attività e che rendicontano le spese fatte con i fondi pubblici vanno premiate e sostenute dall’ente. Altre meglio che non si accosteranno alla nostra porta”.

“Il Villaggio Rinascita? Alloggi pronti ma…”

In conclusione il Villaggio Rinascita. “Gli alloggi sono finiti e abitabili da un anno – ha detto il candidato -, ma quando si è fatto il progetto degli alloggi non si è tenuto conto che il quartiere è stato costruito nel 1948, quando le regole sull’urbanizzazione era diversa. Il problema è che non è stato previsto il distacco delle acque nere da quelle chiare, ecco perché si sta predisponendo una variante per incanalare le acque bianche e portarle in via Ariana. Appena ciò sarà fatto – ha concluso – spero che i primi a riprendere possesso di quelle abitazioni siano gli stessi che li hanno lasciati venticinque-trent’anni fa”.

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