Mascherine, la Cisl Medici: “Nostre richieste inascoltate, ora ritiri anche nel Lazio”

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La nota del sindacato Cisl Medici Lazio sul ritiro delle mascherine deciso anche in alcune Asl del Lazio

È notizia di oggi la decisione della Protezione Civile nazionale di ritirare 2,9 milioni di mascherine anti covid in Alto Adige. A riportarlo è l’Ansa che cita anche un’inchiesta della Procura di Gorizia. Nel Lazio la Cisl Medici fa sapere che ritiri stanno avvenendo anche nelle Asl laziali. A dirlo è una nota di Luciano Cifaldi, segretario regionale del sindacato dei medici.

“La Cisl Medici Lazio – dice Cifaldi – ha notizia che a seguito del decreto di sequestro della Guardia di Finanza di Gorizia le Asl e le Aziende ospedaliere del Lazio stanno in queste provvedendo all’urgente ritiro di alcune tipologie di mascherine, alla immediata  sospensione dell’utilizzo delle stesse e alla riconsegna di tali mascherine ai magazzini.

“I DPI oggetto di sequestro – prosegue Cifaldi – risultano essere stati distribuiti dalla Regione Lazio a seguito della verifica svolta dal Comitato Tecnico Scientifico della Struttura Commissariale che le aveva reputate conformi all’utilizzo in quanto idonee all’uso in ambito sanitario a protezione del Rischio Biologico”.

Le contestazioni della Cisl Medici Lazio già 13 mesi fa

Il sindacato da 13 mesi contestava il decreto Gualtieri che permetteva di usare le mascherine chirurgiche agli operatori sanitari. Quel decreto stabiliva che si potesse ricorrere “anche alle mascherine chirurgiche, quale dispositivo idoneo a proteggere gli operatori sanitari, stabilendo che fossero utilizzabili anche mascherine prive del marchio CE previa valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità”. E la Cisl Medici Lazio scriveva:

“Non scherziamo sulla pelle dei malati. Non scherziamo sulla pelle dei medici, degli infermieri e degli altri operatori della sanità a forte rischio di contrarre un contagio”, scrivevano i segretari di Cisl Medici Lazio e Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti pretendendo chiarezza e non la “fantasia applicata alla sanità”.

“Nei mesi successivi – si legge nel comunicato del sindacato – la Cisl Medici nel Lazio aveva continuato a chiedere incessantemente e pubblicamente all’Assessore alla Sanità di intervenire autorevolmente a tutela della salute pubblica perchè gli operatori tutti e i cittadini hanno bisogno di chiarezza e garanzia. Richieste rimaste inascoltate e mai riscontrate”. Prosegue la nota di Cifaldi:

Ancora pochi giorni fa in un comunicato il segretario della Cisl Medici Lazio, Luciano Cifaldi, dava notizia di una mail pec del 5 aprile indirizzata alla Regione Lazio, con la quale venivano chiesti urgenti chiarimenti sulla distribuzione  al personale sanitario di DPI-mascherine recanti sulla confezione le dicitura “For Medical Use Prohibited” – “Non Medical Usage” – “Non medical” ed altro analogo significato.Infatti, scrive la Cisl Medici Lazio nella pec alla quale non è stato dato alcun riscontro, “Nonostante sia passato ormai moltissimo tempo da quando nei primi mesi del 2020 la carenza di mascherine era drammatica, ancora oggi a distanza di oltre un anno dalla prima fase della pandemia perdura la distribuzione di DPI recanti in confezione tali dichiarazioni”.

La Cisl Medici “a tutela della salute e sicurezza dei propri iscritti e degli operatori sanitari” aveva chiesto “una specificazione di appropriatezza di tali DPI nel contrasto alla diffusione del contagio della infezione da Sars CoV2” e “alla Regione Lazio di indicare se tali DPI sono conformi ed appropriati all’uso negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie”. Oggi la notizia del provvedimento di sequestro. Ogni commento appare superfluo.

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