L’ospedale di Palestrina diventa Covid Hospital. Cambiano i servizi ospedalieri

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Il presidio ospedaliero di Palestrina, della Asl Roma 5, sarà dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti affetti da coronavirus covid-19. Ciò porta dei cambiamenti nei servizi del distretto sanitario

La Direzione Strategica della ASL Roma 5, insieme all‘assessorato alla Salute della Regione Lazio, ha determinato di convertire il Presidio Ospedaliero (PO) di Palestrina in Covid hospital. L’ospedale sarà esclusivamente dedicato alla cura dei pazienti affetti da coronavirus covid-19, garantendo 60-80 posti letto. La scelta del presidio ospedaliero è caduta dopo aver esaminato anche l’ospedale di Monterotondo e garantirà “gli standard di sicurezza per i pazienti Covid-19”.

“In conseguenza della determinazione assunta – riferisce una nota della Asl -, la Direzione Strategica della ASL Roma 5 sta provvedendo alla dotazione strumentale del PO, agli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale (DPI) oltre che allo studio di idonei percorsi all’interno dell’ospedale per garantire sicurezza sia ai pazienti che agli operatori. Il Presidio ospedalieri di Palestrina sarà quindi dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus, che garantirà 60/80 posti letto, pertanto ogni altra prestazione sanitaria no-Covid è delegata agli altri ospedali della Rete”.

Le novità per le partorienti, gli infatuati, le dialisi e i pazienti ortopedici

Come cambierà quindi il servizio sanitario della Asl Roma 5? Spiega la Asl Roma 5: “In particolare: 1 – i pazienti in dialisi vengono trasferiti presso il PO di Tivoli (Dea di I livello); 2 – i pazienti affetti da patologia tempodipendenti (infarto, ictus, etc…) vengono trasferiti nei centri specifici della rete; 3 – le pazienti che hanno programmato di partorire presso il Punto Nascita del PO di Palestrina saranno accolte presso l’ospedale di Tivoli (Dea di I livello); 4 – i pazienti ortopedici saranno accolti dal vicino ospedale di Colleferro e dall’ospedale di Tivoli (Dea di I livello). In conclusione tutta l’attività ospedaliera no-Covid è dirottata verso altri ospedali ma a Palestrina rimarrà garantito il “percorso nascita” per donne covid-19 positive. A tal fine il reparto di Ostetricia sarà mantenuto in piena operatività pronto per un’eventuale attivazione in urgenza con equipe immediatamente attivabile in reperibilità, così come le dotazioni tecnologiche e le sale parto”.

“Si garantiranno eventuali accessi al Pronto Soccorso di pazienti no-Covid, non veicolati da 118 – conclude la Asl – che dovessero eventualmente afferire al Presidio di Palestrina per mezzo di un presidio mobile garantito in collaborazione con la Croce Rossa che sarà posizionato nel piazzale antistante l’ingresso dell’ospedale di Palestrina con percorsi dedicati e totalmente separati da quelli dei pazienti Covid, che garantirà il triage, il trattamento in emergenza e il trasferimento in altri presidi no-Covid”.

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