L’Ospedale dei Castelli raggiunge i 274 posti letto

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La delibera della Giunta regionale del Lazio che aumenta il numero di posti accreditati all’Ospedale dei Castelli di Ariccia è stata approvata oggi

E’ stata approvata oggi in Giunta regionale la delibera per concedere l’ampliamento e la rimodulazione dell’autorizzazione e dell’accreditamento istituzionale dell’ospedale dei Castelli (Asl Roma 6). La struttura che svolge una importante attività di assistenza in regime di ricovero ospedaliero per acuzie e post acuzie raggiunge così un totale di 274 posti letto. Nello specifico si tratta di 236 posti letto ordinari e 38 diurni così distribuiti: Raggruppamento medico 8 unità funzionali e complessivi 135 posti letto, Raggruppamento chirurgico 6 unità funzionali e complessivi 105 posti letto, Raggruppamento Emergenza-urgenza 6 unità funzionali per complessivi 34 posti letto.

“Questo ospedale sta crescendo ed è un segnale importante per tutto il territorio. Un luogo accogliente, confortevole e sicuro dove è possibile trovare la giusta assistenza sanitaria e che sta diventando un punto di riferimento per i cittadini. Da sottolineare che per la prima volta in questo quadrante del territorio si apre un servizio di emodinamica per il trattamento dell’infarto del miocardio e nella divisione chirurgica si aggiunge la chirurgia vascolare e l’urologia” ha commentato l’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

“Quando nel 2018 abbiamo aperto questo ospedale ci eravamo posti la sfida di arrivare in poco tempo a 200 posti letto. Oggi il raggiungimento dei 274 posti letto è un grande risultato ed è il riconoscimento degli sforzi e dell’impegno dei nostri professionisti della salute. Il nostro ospedale ha saputo e sa dare risposte efficaci nei duri periodi di crisi emergenziale, lo ha dimostrato e lo dimostra ogni giorno.  Le ripetute rimodulazioni a cui è stato sottoposto hanno consentito comunque lo sviluppo di progetti di cura no COVID e il mantenimento della costante attenzione ai bisogni di cura dei nostri utenti” conclude il Direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda.

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