“Tirocinanti di Giustizia”, esclusa l’assunzione in Lazio Crea proposta dal M5S

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Escluso nella notte l’emendamento presentato dal Gruppo consiliare 5 Stelle

Per i “tirocinanti di Giustizia” sfuma la possibilità di un rapporto di lavoro con la società regionale Lazio Crea. La proposta era stata presentata ieri dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio sotto la forma di emendamento al Collegato di Bilancio. Dopo una lunga discussione, l’emendamento, ai sensi del regolamento d’aula, non è stato ammesso. Il Consiglio regionale aveva infatti approvato (con il voto degli stessi 5 Stelle “per non mettere alla porta i lavoratori”) un altro emendamento a firma Pd. La soluzione del Partito Democratico alla situazione dei tirocinanti della Giustizia è stata il rinnovo del tirocinio formativo per un ulteriore anno.

La discussione su che fine debbano fare i tirocinanti della Giustizia è complessa e la soluzione non è semplice. Di certo si sa che da otto anni questi lavoratori (circa 120 nel percorso regionale – altri sarebbero inseriti in un percorso Ministeriale) sono impiegati negli uffici giudiziari del Lazio a 400 euro al mese. Assolvono compiti rilevanti all’interno dell’amministrazione della Giustizia e lavorano dalle 50 alle 70 ore al mese, coprendo i vuoti (endemici) nel personale: senza di loro i Tribunali sarebbero ancor più al collasso. La questione della riproposizione del tirocinio formativo per un ulteriore anno sarebbe anche oggetto di rilievi da parte della Commissione Europea e dunque sembra essere una soluzione tutt’altro che definitiva. Di certo non è giusto che persone che in questi otto anni si sono formate e qualificate debbano continuare a lavorare per 400 euro al mese.

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