Cep, il comune di Artena prova a recuperare qualcosa

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Il Comune di Artena ha dato mandato di insinuarsi nel passivo del Consorzio Enti Pubblici, messo in liquidazione dal Tribunale di Tivoli

La vicenda del Cep non è ancora finita e rimane un cruccio per il Comune di Artena. Dopo che il Consorzio Enti Pubblici è stato messo in liquidazione dal Tribunale di Tivoli, molti sono i Comuni che devono riprendere i soldi. Denaro versato dai cittadini al Cep, che riscuoteva alcune tasse degli enti locali, e che non è stato riversato nelle casse dei Comuni. Tra questi, c’è Artena.

Dopo aver tentato la strada del concordato preventivo, il Cep ha chiesto al Tribunale di Tivoli di trasformare il ricorso per il concordato in richiesta di liquidazione giudiziale. Una decisione che è stata l’epilogo di una storia piena di colpi di scena e su cui è intervenuti anche la Guardia di Finanza.

Il 12 settembre scorso il Tribunale di Tivoli ha dichiarato la liquidazione giudiziale del Consorzio che ha sede a Zagarolo. Il Tribunale ha inoltre nominato un curatore e dando ai creditori fino al 26 gennaio prossimo per presentare le domande di insinuazione nello stato passivo. L’udienza per l’esame delle domande ci sarà il 26 gennaio alle 11.30 a Tivoli.

Nei giorni scorsi il Comune di Artena, che come gli altri si è sempre opposto all’ipotesi di uscire dal Consorzio, ha dato mandato a due avvocati (Carola Ferdinandi e Roberto Silti) di insinuarsi nello stato passivo del Cep. Una scelta obbligata, non solo per recuperare qualche soldo, ma anche evitare un danno erariale al Comune.

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