Artena, mensa: torna la tariffa per reddito. Le novità e il confronto con la zona

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Dopo anni di tariffa unica, Artena torna ad introdurre la tariffa per fasce prevista dalla legge regionale sul diritto allo studio. Nella nuova articolazione delle tariffe, in vigore dal 2020, la fascia più debole risparmierà qualcosa mentre le altre fasce pagheranno di più. Talone: “Ci adeguiamo alle tariffe del comprensorio”. Caschera: “Più fasce per essere il più possibile vicini alla realtà reddituale”. Ecco il confronto con gli altri Comuni

Sulla mensa Artena torna, finalmente, alle tariffe articolate in base alle fasce ISEE come previsto dalla legge regionale sul diritto allo studio. Era l’unico Comune della zona che da diversi anni manteneva una tariffa uguale per tutti: sia per le famiglie con redditi elevati, sia per quelle a basso reddito. Le nuove tariffe della mensa, che riportiamo di seguito, sono molto simili a quelle di Lariano ed entreranno in vigore nel 2020. Per quanto riguarda lo scuolabus, invece, non ci saranno fasce ISEE e il servizio vede un aumento secco. Tornando alla mensa, l’articolazione delle tariffe porta la fascia di reddito più debole (ISEE 0-5000) a pagare 28 centesimi a pasto in meno rispetto all’anno scorso. Per tutte le altre ci saranno maggiori costi.

“Si tratta di un adeguamento: rispetto a tutti gli altri Comuni del territorio – ha dichiarato l’assessore al bilancio e vice sindaco Loris Talone – siamo il Comune in cui le famiglie, sia sulla mensa sia sul trasporto scolastico, pagavano meno degli altri perché una parte rilevante dei costi era sostenuta dal Comune stesso. Abbiamo adeguato le tariffe, come hanno fatto tutti i Comuni, a quelle del comprensorio senza esagerare, basandoci sulle esigenze del Comune e sulla base di quanto costano questi servizi, per i quali le casse pubbliche continueranno a contribuire in maniera importante pur non essendo ricche. Il Comune continuerà a farsi carico delle persone che dimostrano che non possono sostenere questa spesa – ha concluso Talone – ma chi può sostenerla si deve adeguare. Purtroppo Artena non è un Comune ricco con entrate strutturali importanti per far fronte a queste spese”.

“Ci siamo determinati a questo – ha dichiarato l’assessore ai Servizi Sociali Lara Caschera – anche in conformità dell’indirizzo della Corte dei Conti, e ritenendo ragionevole la copertura del servizio da parte degli utenti per lo meno del 70 percento, mentre prima ne coprivamo soltanto al metà. La particolare natura del servizio mensa comporta sì la possibilità del Comune di compartecipare ai relativi costi, come il Comune ha fatto e continuerà a fare – ha proseguito l’assessore – , ma sempre tenendo conto degli equilibri di bilancio e della copertura degli stessi da parte degli utenti”.

“Quanto alla tariffazione – ha dichiarato ancora la Caschera –, ormai sta diventando obbligatoria. L’unico parametro è l’ISEE che, nella sua attuale revisione, cerca di essere al massimo corrispondente alla realtà economica della parte. In tal modo soddisfacendo l’indicazione della Corte dei Conti e la necessità di coprire i costi del servizio per almeno i 2/3, restando il resto a carico del Comune che potrebbe ipoteticamente anche far coprire per intero il costo. Abbiamo suddiviso in più fasce ISEE – ha proseguito l’assessore –, cercando di essere il più possibile aderenti alla realtà, per una tariffazione il più possibile articolata ed abbassando il costo per chi rientra nella prima fascia. Fermo restando che il Comune interviene per il cittadino in difficoltà, ovviamente previa presentazione del modello Isee, che rientri nei parametri fissati, presso i servizi sociali”.

Le nuove tariffe della mensa scolastica di Artena

Le nuove tariffe della mensa scolastica in vigore per il 2020 ad Artena si articolano in sei fasce di reddito. Vediamo dunque quali sono e quali tariffe saranno applicate:
1- per l’Isee 0-5000 si pagheranno 2,6 euro a pasto;
2- con ISEE 5000,01-7500 si pagheranno 3 euro a pasto;
3- per la fascia 7500,01-10mila si pagheranno 3,5 euro a pasto;
4- per la fascia 10000,01-15mila si pagheranno 4 euro a pasto;
5- per la fascia 15000,01-20mila si pagheranno 4,3 euro a pasto;
6- per la fascia oltre i 20mila si pagheranno 4,5 euro a pasto.

La tariffazione per ISEE prevede, appunto, la presentazione dell’ISEE, dunque chi non lo presenterà pagherà il prezzo pieno di 4,5 euro a pasto. Negli ultimi anni la tariffa unica era di 2,88 euro a pasto. Andando alle percentuali di copertura, il costo di un pasto per il Comune di Artena è di 4,67 euro. La copertura dei costi del servizio mensa da parte dei cittadini passa dal 61,87 percento al 70,98 percento.

Il confronto delle tariffe della mensa con gli altri Comuni

Nella tabella che pubblichiamo sotto, sono riportate le tariffe dei Comuni della zona per la mensa scolastica. Non tutte le Amministrazioni hanno deliberato le tariffe per l’anno 2020: per quelle che non lo hanno fatto, abbiamo riportato le tariffe precedenti. In fondo alla tabella sono riportati i dati di quanto “pesa” il servizio sulle tasche delle famiglie (il cosiddetto “tasso di copertura”).

Per farsi un’idea dell’incidenza della mensa sul reddito delle famiglie va considerato che in caso di tempo pieno a scuola si usufruisce di 20-22 pasti al mese. Quanto all’ISEE, facciamo un esempio. Una famiglia di tre persone, monoreddito con un lavoratore che prende 1482 euro netti al mese più la tredicesima (è il caso di un’insegnante della primaria con 15-20 anni di servizio), con una modesta casa di proprietà (con o senza mutuo) e un bambino, ha un’ISEE di 7.174,11 euro. Se invece la casa è in affitto (mettiamo 400 euro al mese), l’ISEE scende a 5.031,25. Ci si potrebbe chiedere: perché non prevedere da subito una tariffa ridotta (o nulla per chi ha ISEE fino a 5000 euro come il Comune di Albano) se poi l’utente potrà fare ricorso ai servizi sociali per avere un ulteriore sgravio? La risposta è che si tratta di valutazioni politiche.

Le tariffe dello scuolabus

Sullo scuolabus ad Artena non ci saranno tariffe per fasce ISEE ma una tariffa unica. La tariffa del 2020 è di 300 euro l’anno con una riduzione del 10 percento per il secondo figlio e del 20 percento per ogni ulteriore figlio che prenderà lo scuolabus. Dunque una famiglia con due bambini che usufruiscono del servizio pagherà 570 euro. Una famiglia con tre figli, 810 euro. Nel 2019 si pagavano 250 euro l’anno ed erano previste le stesse riduzioni. La percentuale di copertura del servizio da parte degli utenti passa nel 2020 dal 30,77 percento al 38,91 percento.

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