La lettera aperta: “Sindaco, ti rimangono 3/5 di tempo per raddrizzare la partita”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dell’ex Sindaco di Lariano Primo Romaggioli al Sindaco Francesco Montecuollo

Caro Francesco, i due sindaci arrivati prima di te e dopo di me, si sono dovuti sorbire la mia lettera e, volente o nolente, ora tocca a te. Naturalmente ti esprimo giudizi del tutto opinabili, tuttavia costruttivi e finalizzati a creare circolazione di idee, partecipazione democratica e civile intorno a te che detieni la gestione della cosa pubblica in prima persona. Sono trascorsi quasi due anni dalla tua elezione a Sindaco, 2/5 del tuo mandato se ne sono già andati ed è il caso di fare un bilancio, ma prima voglio tornare con la mente a quel tratto temporale per fare una brevissima analisi di quei momenti e del successivo voto che ti ha visto vincitore.

Io, pur non condividendo a pieno le sue scelte, la volta scorsa, avevo votato per il Sindaco Maurizio Caliciotti che ti ha preceduto, perché, siamo onesti, -non ne ho mai fatto mistero- sarà anche stato “ l’uomo solo al comando”, ma non ha male amministrato sul bilancio cittadino, sulla gestione e gli indirizzi, sugli importantissimi finanziamenti extra comunali pervenuti e sui lavori realizzati con incredibili capacità, a spese di Enti che avevano avuto a che fare con Lariano, ma non avevano compiuto fino in fondo i propri incarichi. Solo che la sua competenza è emersa solamente come amministratore, in quanto (e neanche è la prima volta) nel suo modo di agire c’è stato un qualcosa che andrebbe studiato nei manuali del nostro Comune come esempio di incapacità di fare politica..

Infatti aveva governato per due mandati, ma non ha voluto/saputo uscire di scena con signorilità (mi vengono in mente immagini teatrali nelle quali la bravura di uscire di scena del protagonista è una vera e propria opera d’arte). Invece, cosa incredibile, si ricandidava come per un terzo mandato, in capo a una lista che promuoveva un sindaco di idealità e popolarità diametralmente opposte, buttando fra gli stracci i suoi più stretti collaboratori, distintisi in modo egregio dentro la sua giunta decennale. In pratica il Sindaco Caliciotti giocò un ruolo determinante a farti eleggere. Non sono mai riuscito a comprendere come abbia potuto aprire una così ampia autostrada davanti a te, rinunciando di fatto al voto di centinaia e centinaia di potenziali suoi elettori.

Ciò premesso, tra quelle centinaia che non l’hanno votato, c’ero anch’io e non rimpiango di averlo fatto. Tu eri, come si dice, “figlio d’arte”, nella candidatura, ma ammiravamo la tua genuina empatia in mezzo alla gente, il tuo sorriso, la tua tendenza all’ascolto e la tua umiltà e la tua umanità. I tuoi discorsi ci hanno affascinato: rappresentavi il rinnovamento per i nostri nipoti; eri contornato da giovani speranze di ambo i sessi e, come d’incanto, una grandissima maggioranza di elettori, oltre a noi, ti ha dato fiducia. A quasi due anni di distanza, nostro malgrado, le speranze le vediamo tristemente tramontare. A meno che tu non faccia esplodere capacità e decisioni sopite o latenti, sinora mai dimostrate.

Sindaco, non ti voglio fare la paternale, te lo dico per esperienza diretta, hai una sola occasione: è questa.
Se ricordi, tempo fa, in una riunione e poi, incontrandoti di sfuggita, ti parlai della necessità, da parte tua, di convocare una conferenza stampa per mettere al corrente e fugare i dubbi nella mente di tutti i cittadini, su alcune gravi questioni, conosciute solo per “sentito dire”.

Infatti, se escludiamo qualche timida comunicazione e/o servizio fotografico sui social, non mi è parso ci sia stato alcun colloquio diretto tra te e i cittadini, come da promesse in campagna elettorale. Se è una mia distrazione mi correggo, ma non mi sembra tu abbia mai promosso confronti comunicativi, per esempio, relativamente ai lavori incompiuti nell’area limitrofa alle case popolari, già utilizzata per la festa del porcino, finanziati con la modica cifra di quasi due milioni di euro ed ora rovinosamente vandalizzati e in stato pietoso di completo abbandono.

In proposito, sapevo, prima che tu arrivassi, della presenza di un quasi compromesso tra la vecchia amministrazione e l’impresa costruttrice per chiudere i lavori…. Io credo, caro sindaco, che tu sia ben consapevole del ruolo importante da svolgere nella gestione delle opere pubbliche incompiute all’interno del tuo comune. Sentenze della Corte di Cassazione parlano ben chiaro sulle “responsabilità dei sindaci per tali opere e sul risarcimento per danni imputabili al mancato o negligente adempimento dei loro doveri, sia per i fatti e le omissioni di questi ultimi qualora il danno non si sarebbe verificato se gli stessi avessero vigilato in conformità agli obblighi derivanti dalla loro carica”.

In breve, i sindaci non possono limitarsi a scrollare le spalle, tirandosene fuori, adducendo colpe agli altri, ma devono saper prendersi le responsabilità affrontando di petto le questioni e agire attivamente per evitare danni derivanti da atti, così chiamati, di mala gestio. Pensi non sia opportuno e doveroso spiegare per bene ai cittadini come stanno i fatti e gli eventi a riguardo?

Come seconda cosa, sindaco, giungono alle nostre orecchie cattiverie o illazioni circa gli imminenti lavori pubblici per la costruzione del palazzetto polifunzionale finalizzato attività paraolimpiche, in sito poco distante da quello sopra citato, per l’altrettanto modica cifra di € 4.000.000 (diconsi quattro milioni) siano stati appaltati ad una impresa di costruzioni che fa capo al figlio di un tuo consigliere di maggioranza con tanto di deleghe da te affidategli. Ci potrai. raccontare che tutto è stato regolare per legge e che non puoi e non hai potuto fare niente a riguardo. Ma sei proprio certo di questo? E non hai il dovere di spiegarlo ai cittadini? In merito ci dovresti anche dire, magari contestualmente al tuo assessore al ramo, (riuscendo a distrarlo dal suo nuovo lavoro in Regione), se avete già attivato gli uffici per una variante al PRG per quanto attiene la mobilità futura in quella zona.

Inoltre, sindaco, si sente tanto vociferare della imminente demolizione dell’edificio già per i senza tetto, di fronte al piazzale della Chiesa e confinante con campetto parrocchiale e Via Urbano IV. Tale abbattimento e la conseguente costruzione di un nuovo considerevole corpo di fabbrica non sono cose da poco, ma ci puoi erudire su chi, e a favore di chi, si eseguiranno detti lavori? Si tratta del progetto della precedente giunta Montecuollo finora accantonato e tornato alla luce?

Infine, tra le altre tantissime risposte da dare ai cittadini, tipo parcheggi a pagamento usati come bancomat dal comune ai danni degli automobilisti, i cattivi lavori di Via Dante Alighieri ecc. che, per brevità qui non elenchiamo, vorremmo sapere con chiarezza quali vicende hanno generato il cattivo rapporto tuttora esistente tra l’Associazione Fungo Porcino e l’Amministrazione comunale. Nelle precedenti edizioni di questo evento che ormai fa parte del nostro DNA di Larianesi, di questi tempi già fervevano i preparativi, si erano già definite le date e il luogo fisico della Kermesse Larianese… Che cosa è successo? Certo sarebbe un fatto davvero pessimo e imperdonabile, oltre che un enorme, colpevole fallimento dover assistere alla fine di una manifestazione ormai “istituzionale”, così enormemente importante dal punto di vista turistico, ambientale, culinario e culturale.

Sindaco, come larianesi, ti abbiamo votato coltivando il sogno di contagiare gli altri dei nostri valori, e, forti della nostra innata umanità, generosità, coraggio, voglia di lavorare, coltiviamo da sempre il sogno di un Comune guidato dalla Politica che risolve ed agisce, non dalla oscura e vuota burocrazia; un sogno di un Comune di Lariano basato sul superamento del diritto di veto e sulla valorizzazione e l’importanza del diritto di voto.

Il sogno di una Lariano aperta al turismo alla valorizzazione dei suoi magnifici aspetti naturalistici, dei suoi prodotti locali. Sindaco, abbiamo cambiato i giocatori, ti abbiamo dato la fascia di capitano e ti rimangono ancora 3/5 di tempo regolamentare per raddrizzare la partita: non dovrai far passare altro giorno senza lottare su ogni pallone. Noi tifiamo per te e stiamo a guardarti. Grazie!
Primo Romaggioli

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