Il “Bomber” apre la mostra sugli Azzurri a Lariano. Tra pochi minuti arriva Nando Orsi

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Roberto Pruzzo stamattina ha incontrato gli studenti delle scuole di Lariano

Ha aperto i battenti stamattina “Mezzo secolo d’azzurro” la mostra sui cimeli e le maglie storiche della Nazionale che è stata allestita presso il Polifunzionale. Ha “tagliato il nastro” Roberto Pruzzo, il “Bomber” della Roma, che ha fatto sognare tanti tifosi giallorossi. Stamattina ad accoglierlo c’erano due classi dell’Istituto “Achille Campanile” di Lariano insieme al Sindaco Maurizio Caliciotti (laziale), il vice Sindaco Claudio Crocetta (fiero romanista), il giornalista Stefano Raucci e Aldo Rossi Merighi dell’Associazione Sant’Anna.

Nella mattinata, con la magistrale conduzione di Raucci,  gli studenti hanno così potuto ascoltare l’esperienza del Bomber romanista, che ha ricordato il senso del calcio: quello di divertirsi nel rispetto delle regole. Da parte del Primo Cittadino larianese è stata proposta una riflessione sull’importanza dello sport e del giocare “secondo le regole”, richiamando la recente aggressione all’arbitro di Monte Compatri, Riccardo Bernardini, avvenuta a San Basilio a Roma: un esempio di quando lo sport trascende in qualcosa di completamente diverso.

Tra pochi minuti a Lariano arriva Nando Orsi

La kermesse prosegue questo pomeriggio alle 17.30. Tra poco arriverà al Polifunzionale Fernando (Nando) Orsi, il portiere della Lazio che nel 1983 riportò i biancocelesti in serie A. Orsi arriva nella cittadina per presentare il libro “A Mani Nude”, opera che racconta la sua vita sportiva e che sarà presentato insieme ai giornalisti Susanna Marcellini e Stefano Raucci. Domani alle 17.30 la manifestazione ha programma la presentazione del libro “La Nazionale del Duce” di Mauro Grimaldi, con la partecipazione del giornalista Stefano Agresti.

I cimeli: dai “Leoni di Higbury” alla maglia originale del “cucchiaio” a Van der Sar

“Mezzo secolo d’azzurro” mette in mostra pezzi unici. C’è la maglia numero 20 di Totti, con la quale il “Capitano” fece lo spettacolare “cucchiaio” al portiere olandese Van der Sar ai Mondiali del 2000. Ci sono le illustrazioni sul secondo goal di Meazza all’Inghilterra nel 1934, quando gli inglesi che non vollero partecipare ai Mondiali chiesero di sfidare l’Italia vincitrice della Coppa Rimet. C’è la riproduzione della Rimet, andata perduta dopo il furto avvenuto in Brasile. Ci sono le immagini, tragiche, dalla scomparsa dell’intera squadra del Torino tramite i giornali di allora. E poi ci sono i palloni, gli scarpini e le maglie d’epoca, quando giocare a calcio non una questione ipertecnica da giocatori iper-preparati fisicamente. Una mostra, quella in corso, che è uno spaccato nella storia del Calcio e della nostra Italia, utile per gli sportivi, educativa per i giovani.

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