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Il sindaco di Lariano si vanta di aver realizzato “una vera politica sociale”. Ma ha solo applicato le prescrizioni della Regione per accedere alle risorse regionali
Si può parlare di un autogol comunicativo del sindaco di Lariano sulle tariffe dell’asilo nido? Probabilmente sì. La questione riguarda appunto le nuove tariffe per accedere al servizio comunale. Circa tre ore fa il sindaco Francesco Montecuollo le ha annunciate con orgoglio con un post su Facebook, in cui ha vantato il successo di aver realizzato una “vera politica sociale”.
Le tariffe in questione si articolano in dieci fasce ISEE rispetto alle quattro precedentemente previste. Si tratta dunque di una più adeguata calibrazione della tariffa rispetto al grado di “ricchezza” di ogni nucleo famigliare. Un punto di vanto per l’Amministrazione di Lariano, che a mezzo Facebook ha scritto:
La differenza tra fare i politici e fare politiche è che: nel primo caso si opera spesso per un proprio tornaconto elettorale e per garantirsi una lunga e prospera carriera; nel secondo caso, invece, ci si impegna in maniera concreta per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini.
Lo sapete che non sono un politico ma sono convinto che solo con le politiche giuste possiamo riconsegnare ai Larianesi una Lariano migliore di quella che ci è stata affidata. Per questo voglio ringraziare l’assessore Sabrina Verri, tutta la nostra Giunta e gli ottimi uffici comunali per essere riusciti in tempi record ad abbattere in maniera drastica le tariffe dell’asilo nido comunale, realizzando una vera politica sociale.
Dal primo novembre chi ha meno pagherà di meno e chi non ha non pagherà. Un principio giusto e importantissimo che si trasforma in un atto che per noi andava fatto e che evidentemente si poteva fare utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Regione. Ora lo abbiamo fatto. Lariano riparte. In buone mani.
Francesco Montecuollo sulla sua pagina ufficiale
La delibera che svela l’autogol comunicativo del sindaco di Lariano
È così come dice il sindaco? La “vera politica sociale” in effetti è stata fatta, ma dalla Regione Lazio. Il 19 ottobre dell’anno scorso la giunta regionale ha infatti approvato una delibera con le linee guida per accedere ai fondi per gli asili nido. In quella delibera si dettavano esattamente le fasce in vigore da quest’anno e vantate dal sindaco di Lariano.
I Comuni che non si fossero adeguati non avrebbero avuto accesso ai fondi regionali per gli asili nido. Il Comune di Lariano avrebbe potuto fare diversamente? Sì, certo. Ma avrebbe dovuto rinunciare ai fondi regionali e pagare in proprio la quota di spettanza dell’ente. Ha preferito adeguarsi alle tariffe dettate dalla Regione.
Il cortocircuito comunicativo è stato messo in luce dai consiglieri comunali Claudio Crocetta e Ilaria Neri. “Leggiamo da più parti – dicono i due consiglieri di minoranza – la grande soddisfazione per l’intervento dell’amministrazione comunale di Lariano sull’adeguamento dei costi degli asili nido per le famiglie. Peccato che, oltre ad essere un delibera tardiva visto che i nostri bambini frequentano le scuole d’infanzia già da ormai due mesi”.
“Questo intervento non sia per nulla merito della Giunta bensì una semplice attuazione di una delibera regionale del 19 ottobre 2021 – dicono i due consiglieri -, che a sua volta riprende l’articolo 49 della Legge Regionale 7/2020, nella quale si stabiliscono le linee guide per i servizi all’infanzia e la ripartizione dei costi per le famiglie”.
“Con questo – proseguono – non si pensi che si stia attribuendo un merito speciale alla Giunta Zingaretti, anzi. Questa delibera, valida solo per l’anno educativo in corso, non è altro che un colpo di coda dell’amministrazione PD prima delle elezioni del prossimo febbraio. Evidentemente la sinistra ha così tanto paura di perdere la Regione Lazio che si è ricordata dei comuni e dei servizi all’infanzia, inviando dei fondi appositi. Altro che “nessuno deve restare indietro” – concludono Neri e Crocetta – per Zingaretti e company il motto è nessuno deve restare a casa”.
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