In tre settimane due rapine riuscite e una tentata: un arresto e tre indagini in corso

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Tra la metà di febbraio e l’inizio di marzo ad Artena e Valmontone due rapine sono andate a segno e una è stata sventata dal titolare di una gioielleria

Si tratta di una recrudescenza criminale? Forse no però il susseguirsi in tre settimane di più rapine (tentate o riuscite) fa pensare e comincia a destare qualche preoccupazione su un territorio “di confine” come quello di Artena e Valmontone. I crimini che sono avvenuti in queste settimane sembrano avere matrici diverse e in uno dei casi un malvivente è stato anche arrestato dai Carabinieri grazie all’intervento del titolare dell’esercizio commerciale.

La terna di rapine è iniziata a metà febbraio, ai danni della famiglia di un imprenditore di Artena. Un sabato sera un gruppo di uomini incappucciati e armati ha fermato la padrona di casa al rientro da una cena e, portatala nell’abitazione, ha iniziato a cercare oggetti di valore, portando via degli orologi e smontando il sistema di videosorveglianza. Quando i rapinatori se ne sono andati, sul posto è stata chiamata la Polizia, che procede con le indagini.

Un secondo episodio, su cui indagano i Carabinieri, è avvenuto il 2 marzo ai danni di un supermercato anche in questo caso ad Artena. Il terzo episodio è avvenuto il 6 marzo, quando il titolare di una gioielleria di Valmontone ha trovato due persone intente a scassinare la serratura del suo negozio. Il gioielliere non si è però fatto spaventare e ha ingaggiato un corpo a corpo con i malviventi. Uno di loro è riuscito a scappare ma un altro è stato arrestato dai Carabinieri di Valmontone che stavano arrivando sul posto. Si tratta di un georgiano incensurato, classe 1981, senza fissa dimora. Per lui si sono aperte le porte del carcere mentre le indagini dei Carabinieri proseguono per individuare il complice.

Tutto normale o in questi anni qualcosa è cambiato?

Tutto normale o sta cambiando qualcosa su questo territorio? Avvengono più crimini o semplicemente se ne sanno di più? In passato ci sono stati altri episodi anche gravi, tra cui il ritrovamento di un corpo carbonizzato nella zona di Macere (su cui le indagini sono ancora in corso), alcuni arresti per un enorme carico di droga, un’operazione dell’Antimafia e diverse operazioni per indagini legate alla droga o agli appalti a Roma. Praticamente ogni settimana ci sono arresti da parte di Carabinieri e Polizia che colpiscono sia persone del posto sia malviventi “in trasferta”. Un territorio su cui la presenza marginale della malavita organizzata è testimoniata da alcune confische di immobili avvenute già da anni ad Artena e Valmontone.

Vero è che questa zona sembra particolarmente esposta: al confine tra la zona di Roma, quella del frusinate e la pianura pontina, con un casello autostradale e una stazione ferroviaria che fanno da crocevia per persone e interessi, con diversi progetti di sviluppo urbanistico-edilizio e un tessuto sociale a basso reddito, impiegato soprattutto nell’edilizia (ad Artena) e legato ai cicli economici delle imprese soprattutto edili. Rispetto al passato non sembra ci sia un aumento dei fatti criminosi, sembra piuttosto che negli ultimi tre-quattro anni si sia passati di “livello”. Di questo si dovrebbe parlare forse di più nel dibattito pubblico e, se si vogliono rafforzare gli “anticorpi” di queste comunità, converrebbe iniziare a pensare a come cambiarne in meglio il tessuto sociale.

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