Una statua per ogni piazza

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La storia, l’arte e la cultura sono sempre stati tramandati anche per i nomi delle strade e i monumenti. Se si pensa a Campo de’ Fiori non si può non pensare al monumento a Giordano Bruno. Chi va in piazza del Campidoglio a Roma rimane colpito dalla statua di Marco Aurelio a cavallo. Salendo le scale del Comune di Velletri si possono notare le due belle statue di Cesare Ottaviano Augusto e del Card. Borgia. In piazza Duomo a Milano c’è il monumento a Vittorio Emanuele II. In piazza Regina Margherita a Palestrina c’è il monumento a Giovanni Pierluigi da Palestrina. Sulla piazza di Nemi c’è la statua di Diana Cacciatrice.

Non è strano né pacchiano: ogni luogo ha sempre valorizzato i suoi eroi e i suoi miti. Non è solo questione di fasti ma anche di arte, cultura, storia insegnata attraverso i monumenti. E anche coscienza delle proprie radici ed un mezzo di promozione territoriale. Non è un caso che il più delle volte si venga a conoscenza dei bei luoghi attraverso i selfie davanti a sfondi belli o monumenti rilevanti. Eppure dalle nostre parti, forse perché a torto da tempo si è smesso di finanziare l’arte, le testimonianze degli uomini illustri dei nostri luoghi sono relegate soltanto ai nomi delle strade.

E’ vero che Valmontone vanta la statua di Giusto dei Conti, Lariano il mezzobusto di Brass e Artena le statue di Padre Ginepro Cocchi e del Mulo e del suo Mulattiere. Ma quante altre piazze potrebbero ospitare testimonianze monumentali degli eroi del passato, veri esempi per i contemporanei e i posteri? Di personaggi da incidere nel tempo ce ne sarebbero a iosa: a cominciare da Stefano Serangeli e dal Card. Scipione Borghese. E Teofilo De Angelis? e Don Amedeo Vitelli? E Giuseppe Ballarati? E i “padri fondatori” di Lariano? E Achille Campanile?

La consapevolezza delle radici e delle virtù di un popolo non nasce dal nulla: prima o poi bisogna anche investirci. In alternativa basterà continuare a pagare l’elettricità per fontane e giardinieri per le rotatorie. Ma forse il costo nel tempo sarà anche più alto di quello di un artista.

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