Mettiamo via gli occhiali del passato

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Il mondo sta cambiando troppo velocemente. Così tanto che il modo di alcuni di analizzarlo e comprenderlo è sempre e comunque inadeguato. Che il tempo sembra scorrere più velocemente non ci vuole molto a dimostrarlo. Se si parla di dittatura, guerra, morte e distruzione pare si tratti di temi così lontani nel tempo da essere medievali. E invece parliamo di appena settant’anni fa.

Raccontare oggi a qualche giovane che si è arrivati ad assassinare un Ministro degli Esteri della nostra Repubblica per questioni di politica internazionale suonerebbe come incredibile. Dire che la nostra società era profondamente divisa, così tanto da creare una strategia della tensione fatta di bombe e attentati, pare un film di Hollywood.

Ricordare come l’Italia abbia subito un tentato colpo di stato la Notte dell’Immacolata del 1970 pare una barzelletta. E sembrano assolutamente incredibili e lontanissime nel tempo questioni come la strategia stragista di destra o le BR o addirittura gli scioperi generali o la divisione del mondo in destra e sinistra.

Oggi non sono soltanto le cose che cambiano, con i ragazzi che stanno già mandando in soffitta Facebook, o i nuovi modi di comunicare e di informarsi. Sono cambiate anche le idee e le persone. Un cambio così radicale della società, avvenuto dal 1998 in poi, che gli “occhiali” del passato non sono più utili a comprendere il mondo.

Parliamoci chiaro: senza la divisione del mondo in buoni e cattivi non hanno nemmeno più senso categorie come “destra” e “sinistra”, come “capitalista” e “comunista”, come “totalitario”, “liberale” o “socialista”. Eppure alcuni si ostinano a continuare ad analizzare, spiegare e dividere la nostra comunità con categorie che andavano bene nell’Ottocento o, al massimo, nella seconda metà del Novecento.

Invece di creare qualcosa di nuovo e stare al passo con i tempi, molti commentatori o “dirigenti” continuano a rifugiarsi in idee sorpassate, vecchie e inadeguate. E’ più che altro questa la dimostrazione che la nostra comunità sta invecchiando davvero. Ed è anche la spiegazione del perchè alcuni partiti non hanno mai sfondato, stanno collassando o lo hanno già fatto nel tempo. Un esempio? La lista è lunga: PLI, MSI, AN, PRI, PSI, PCI, DC, PSIUP, UDC e via dicendo. Quanto a FI e PD, non sono anche loro sulla strada giusta?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp Contatta La Tribuna