La miopia elettorale e il “pacco” del Pd

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Come da facile previsione, chi ha vinto le elezioni le ha vinte con una percentuale molto bassa. La vittoria di Angelini sulla seconda arrivata è stata schiacciante ma, se si va a vedere l’incidenza dei 3201 voti di “Artena Rinasce”, ci si accorge che chi governerà lo farà grazie a un 37,65% dei votanti (il 28,8% degli elettori). Al contrario, il 63% dei votanti (il 71% degli elettori) sarà all’opposizione e quindi servirà tanto buonsenso e ragionevolezza da parte dell’Amministrazione che si sta per insediare.

I dati dicono ancora qualche altra cosa. Dicono ad esempio ciò che era nell’aria da mesi e che soltanto alcuni non sono riusciti a intuire: che cioè le liste di Carocci e Latini insieme avrebbero agevolmente vinto le elezioni. Più di qualcuno delle opposizioni di ieri e di oggi dovrà dunque cospargersi il capo di cenere per non essere riuscito a vedere il muro contro cui stava andando a sbattere. Le due liste nate nello stesso alveo di contestazione dell’Amministrazione non sono riuscite a fare sintesi, riuscendo invece a spaccare famiglie e bacini elettorali, non si capisce ancora se per masochismo o per miopia.

Passando ad altro, dall’analisi degli eletti è chiaro che vincitore tra i vincitori questa volta è ancor di più il centrosinistra di Artena. Non quello delle europee ma quello “reale” delle persone impegnate nella politica locale. Al quasi incredibile risultato della Lega ad Artena fa altrettanta eco il bassissimo risultato della lista che raccoglieva i simboli di centro destra. Ciò a dimostrare che il tessuto sociale di Artena è della matrice di centro sinistra (inserendo tra questa anche i socialisti che ormai da anni votano Forza Italia) quando si tratta di votare alle comunali, e di centro destra quando si vota alle politiche. Evidentemente perché a livello locale il centro destra non riesce a trovare una sintesi nella politica e nelle persone che lo rappresentano.

Il Pd artenese e quanti gli sono vicino è invece ancora una volta il vero vincitore di queste elezioni. I suoi componenti in Consiglio Comunale raggiungono la maggioranza assoluta, sebbene divisi nelle diverse liste. Ma c’è di più: il Pd (compresi i Consiglieri ad esso vicino) è anche maggioranza assoluta all’interno della maggioranza di governo con almeno sei Consiglieri eletti oltre al Sindaco, rivelando la “fregatura” in cui è incorso il centro destra.

Della lista Artena Rinasce rimangono fuori alcuni componenti di centro destra e in più si aggiunge qualcosa di curioso. Prendendo in considerazione la differenza tra tutte le preferenze espresse e i voti di lista, “Artena Rinasce” è quella che ha fatto “lievitare” di più i propri voti: a fronte dei 3201 voti di Angelini, le preferenze sono ben 4400. Ciò significa una cosa: all’interno della lista c’è stata una certa propensione a giocare di squadra. O meglio, più precisamente, l’impressione è che proprio i candidati Pd siano stati capaci di “giocare di squadra” per limitare i componenti di centro destra (che hanno risentito anche della fuoriuscita della Serangeli) e accrescere il risultato di quelli di centro sinistra. Un dato che, se sarà confermato dai fatti, potrà essere determinante nell’evoluzione degli assetti e dei rapporti politico-amministrativi e anche nella scelta dei candidati tra cinque anni.

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