Delitto Monteiro: Colleferro sgomenta e indignata. Cosa rischiano gli arrestati

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Ieri autorità e cittadini hanno deposto una corona di fiori nei giardini di Colleferro dove è stato malmenato Willy

Il giudizio morale per la morte di Willy Monteiro è già stato emesso dalla comunità. Ieri i sindaci di Artena, Colleferro e Paliano, insieme al Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni e a molte altre persone hanno depositato una corona di fiori nel luogo in cui è stato pestato Willy Monteiro Duarte. Autorità e cittadini si sono ritrovati nel centro di Colleferro, tra la caserma dei Carabinieri, la fermata dell’autobus e i luoghi della movida, dove nella notte è successa la tragedia. Lì dove già nel pomeriggio era stato deposto un mazzo di fiori da parte dei genitori di un amico di Willy.

Non molto tempo prima una piccola folla si era radunata di fronte all’uscita della caserma dei Carabinieri, lanciando insulti verso gli arrestati durante il momento del trasferimento in carcere. La gente ha espresso la propria rabbia anche a mezzo social. Su Fb da ieri sono iniziate infatti a circolare le immagini di due arrestati (e poi quelle degli altri) con commenti carichi di rabbia per quanto accaduto. La condanna morale non è però una sentenza giudiziaria: per quella, la giustizia deve fare il suo corso.

La vicenda legale: attesa l’udienza di convalida

Mentre si moltiplicano le ricostruzioni di quanto avvenuto l’altra sera a Colleferro, è tutto da scriversi il percorso giudiziario. Come abbiamo scritto ieri, i quattro arrestati sono attualmente indagati e si trovano in isolamento in carcere. Nelle prossime ore verranno portati davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Il magistrato dovrà dunque dire se l’arresto è stato regolare e potrà imporre misure cautelari prima che inizi il giudizio di merito.

Attualmente i quattro sono indagati per omicidio preterintenzionale in concorso: una fattispecie di reato previsto dagli articoli 584 e 110 del codice penale. L’ipotesi di reato potrà cambiare qualora emergano ulteriori elementi e se i fatti saranno qualificati diversamente. L’ipotesi di reato sulla base della quale si procederà cambierà i profili della pena e la sede processuale (l’omicidio preterintenzionale va giudicato in Corte d’Assise).

Cosa si intende dunque per “omicidio preterintenzionale”? L’art. 43 c.p. definisce il delitto “preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso, più grave di quello voluto dall’agente”. Ciò significa quindi che, secondo gli investigatori, i quattro non avrebbero avuto la precisa intenzione di uccidere il ragazzo. L’art. 584 del codice penale prevede la reclusione da dieci a diciotto anni e la competenza a giudicare è della Corte d’Assise. Se la popolazione ha tutto il diritto di esprimere già ora una condanna morale dura e immediata, solo il processo potrà accertare se e chi dei quattro arrestati sarà legalmente responsabile della morte del giovane di Paliano.

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