Coronavirus, che fa la Asl Roma 5? Ecco il dettaglio degli ospedali

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

La Asl dei distretti di Colleferro, Tivoli, Subiaco, Palestrina, Guidona e Monterotondo spiega qual è la sua funzione in questo periodo di emergenza e quali attività vengono svolte nei suoi ospedali. E afferma che nella Asl Roma 5 ci sono 1500 pazienti sottoposti a sorveglianza domiciliare

Cosa fa la Asl Roma 5 in questa fase di emergenza coronavirus? Quali sono i suoi compiti? Cosa si fa negli ospedali di Colleferro, Palestrina, Tivoli, Monterotondo, Guidonia e Subiaco? A spiegarlo, dopo un lungo silenzio dato dalla centralizzazione (a livello regionale) della comunicazione sul coronavirus, è la stessa Asl Roma 5.

L’Azienda Sanitaria Locale con sede a Tivoli che chiarisce anche come, in questa fase, nessuno dei reparti ospedalieri è sede di “Reparti Covid propriamente detti, perché i pazienti ospedalizzati o comunque bisognosi di cure ospedaliere, vengono tempestivamente trasferiti a cura dell’ARES 118 presso altri Ospedali individuati dalla Rete Regionale in quanto dotati di strutture di Infettivologia e Rianimazione dedicate.

Inoltre nella nota si torna a finalmente a sapere quante sono le persone sottoposte a sorveglianza domiciliare nell’intero territorio della Asl Roma 5. Si tratta di 1500 persone che vengono contattate giornalmente dai medici: non sono persone positive al tampone ma persone che hanno sintomi (ad esempio la febbre) da tenere sotto controllo.

Le competenze della Asl Roma 5

“Quello che compete alla ASL Roma 5 – si legge in una nota di ieri -, in questa fase, è l’accoglienza dei pazienti sintomatici – Covid in ospedale, in percorsi protetti, l’esecuzione dei tamponi, la permanenza di detti pazienti in strutture protette all’interno dell’Ospedale (denominate Aree di stazionamento Covid, fin ad adesso già attivati oltre 60 posti letto nei vari Presidi Ospedalieri) sino all’arrivo del referto del tampone che contestualmente viene trasferito all’Istituto Spallanzani. Qualora il referto sia positivo il paziente è immediatamente trasferito in uno degli Ospedali individuati dalla Rete a cura dell’ARES 118 in alto isolamento (BLS)

“Per fare fronte a quanto sopra descritto – prosegue il comunicato – è stato previsto in tutti i presidi ospedalieri della Asl una o più strutture (una o più Tende o Container dedicati) per il pre-triage dei pazienti che presentino sintomi di contagio Covid, sono stati altresì delineati percorsi accettazione in isolamento e 1-2 postazioni isolate per lo stazionamento in ciascun Pronto Soccorso”.

La sorveglianza di oltre 1500 pazienti a domicilio e il ruolo degli ospedali

“Uno sforzo immane cui si aggiunge la sorveglianza di oltre 1.500 pazienti a domicilio contattati diverse volte al giorno anche attraverso la APP messa a disposizione dalla Regione Lazio. Tutto questo è possibile grazie alla straordinaria abnegazione di tutti gli operatori della ASL che stanno dimostrando una enorme capacità tecnico/organizzativa e, soprattutto, una grande umanità”, riferisce il Dott. Giorgio Santonocito che rivolge infine un ringraziamento al coordinamento regionale dell’Unità di Crisi per il COVID-19”. In particolare:

OSPEDALE DI COLLEFERRO (totale 10 pl di stazionamento Covid):
– Un Container per il Pre-Triage Covid
– Un’Area di Stazionamento Covid: 4 posti letto isolati (adiacente PS)
– Reparto Covid: 6 posti letto isolati
– Area critica:  4/5 posti Terapia Intensiva no-Covid per fare fronte ad emergenze di altri Ospedali della rete regionale che sarà completa il  28 marzo pv.

OSPEDALE DI PALESTRINA (totale 20 pl di stazionamento Covid):
– Un Container per il Pre-Triage Covid
– Un’Area di Stazionamento Covid: 4 posti letto isolati (adiacente PS)
– Reparto Covid: 16 posti letto isolati (rimodulazione area medica)
– Area critica: 4 posti Terapia Intensiva no-Covid per fare fronte ad emergenze di altri Ospedali della rete regionale che sarà completa il  28 marzo pv.

OSPEDALE DI TIVOLI (totale 18 pl di stazionamento Covid):
– Una Garitta (cioè un punto esterno all’ospedale) per informazioni e direzionamento dei pazienti
– Tre Tende della Protezione Civile per il Pre-Triage Covid
– Un’Area di Stazionamento Covid: 6 posti letto isolati (adiacente PS)
– Un’Area di Stazionamento Covid: 6 posti letto isolati (area OBI)
– Un’Area di Stazionamento Covid: 6 posti letto isolati
– Area critica: 5 posti Terapia Intensiva no-Covid per fare fronte ad emergenze di altri Ospedali della rete regionale che sarà completa il 28 marzo pv.

OSPEDALE DI MONTEROTONDO (totale 6 pl di stazionamento Covid):
– Un Container per il Pre-Triage Covid
– Un’Area di Stazionamento Covid: 6 posti letto isolati

OSPEDALE DI SUBIACO (totale 6 pl di stazionamento Covid):
– Un Container per il Pre-Triage Covid
– Un’Area di Stazionamento Covid 6 posti letto isolati

WhatsApp Contatta La Tribuna