2500 alberi in città:Colleferro presenta il censimento del verde

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Venerdì 14 febbraio il Comune di Colleferro ha presentato i risultati del censimento degli alberi. Una popolazione di 2500 esemplari che gode di buona salute, nonostante parassiti, cemento e cattive potature.

315 tigli, 279 lecci, centinaia di aceri, amoli, cipressi e qualche betulla. A Colleferro ci sono 2500 alberi con 68 generi e 105 specie differenti. Questo è quanto emerge dal censimento presentato lo scorso 14 febbraio in aula consiliare. Lo studio – commissionato dal Comune alla Fema ambiente srl, società di consulenza e analisi ambientale – offre una mappatura del patrimonio verde della città, con un resoconto dettagliato sullo stato di salute dei vari alberi. Il censimento ha interessato gli alberi che ricadono nelle zone di competenza dell’amministrazione ed ha escluso il verde delle abitazioni private, i tratti di strada di competenza statale (come la Casilina) e le aree di competenze della Città metropolitana, come per esempio i cortili degli istituti superiori e parte degli alberi che ricadono su via latina. Ora ogni albero ha un numero identificativo ed una posizione GPS. Oltre all’identificazione, la biologa Letizia Di Franca e il naturalista Dario Cirillo hanno realizzato una scheda con le caratteristiche di ogni albero: dall’altezza, passando per l’analisi di eventuali patologie, fino alle priorità di intervento da realizzare.

I quartieri con più alberi

I quartieri più alberati sono Santa Barbara e San Bruno. All’interno della città l’altezza media delle alberature è di 8 metri, mentre l’altezza massima si aggiro intorno ai 34 metri. All’interno dei parchi c’è una maggiore ricchezza di specie rispetto alle altre zone, e nel complesso gli alberi godono di buona salute. Il 74 % degli alberi presenta infatti uno stato sano e vigoroso, segue un 20 % con qualche danno da parassiti, un 4 % con alterazioni più gravi e un restante 2 % comprende alberi avvizziti e morti.

I danni di una cattiva potatura

La popolazione arborea resta comunque esposta ai danni di parassiti, cemento e cattive potature. Ci sono alberi che fanno fatica a respirare perché le loro radici lottano con il cemento dei marciapiedi. Poi ci sono i danni delle cattive potature: “Sul patrimonio arboreo di Colleferro – spiega la relazione del censimento – si osservano danni biologici, diretti ed indiretti causati da errate potature ripetute negli anni. Sono proprio i così detti alberi capitozzati a subire maggiori attacchi parassitarri e a essere più esposti alle malattie del legno. Inoltre, la tecnica della capitozzatura è sconsigliata perché disturba molte specie di uccelli migratori, che con molta difficoltà riusciranno a nidificare su un albero potato male. Spesso a questi argomenti si antepone il fattore sicurezza urbana, ma la relazione del censimento spiega che “in realtà si ottiene spesso l’effetto contrario perché l’albero crescerà a dismisura e male, con una chioma totalmente disordinata e intricata, che può essere sottoposta all’effetto vela di forti venti e con pericolo di schianto“.

I nuovi arrivi

Nell’epoca dei cambiamenti climatici – continua la relazione – la corretta
potatura degli alberi deve essere un obbligo delle amministrazioni pubbliche perché un albero ben gestito e curato è in grado di resistere molto bene a situazioni climatiche estrem
e”. Dopo questa mappatura il Comune di Colleferro saprà dunque come migliorare gli interventi di manutenzione e potrà programmare le nuove piantumazioni. Nuovi arrivi che aumenteranno questa preziosa anagrafe verde.

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